Quando qualcuno è sgarbato con te o ti tratta male, non prendertela sul personale. Non dice nulla su di te ma molto su di lui.

Posted on Ago 24, 2016 in Blog, Riflessivo | 20 comments

Quando qualcuno è sgarbato con te o ti tratta male, non prendertela sul personale. Non dice nulla su di te ma molto su di lui.

Quando qualcuno è sgarbato con te o ti tratta male, non prendertela sul personale. Non dice nulla su di te ma molto su di lui.

logo neutro

Simpatica la vignetta che ci può far riflettere su come le nostre ombre sono le cose che giudichiamo negli altri…

logo neutro

Segui i commenti su FaceBook!

Leggi cosa possiamo fare assieme

Scrivimi, ti rispondo velocemente

20 Comments

  1. Vero, i nervosismi, le ansie, le delusioni troppe volte le scarichiamo sugli altri. Ce ne rendiamo conto tardi!! Prenderne coscienza è già un.passo per migliorare.

  2. dimmi come mi vedi e capirò chi sei

  3. È una specie di carta d’identità occulta, più che identificativa è connotativa.

  4. Vero Franco!!! Se solo avessi avuto questa consapevolezza tempo fa, non avrei sprecato tempo ed energie a farmi tante domande su chi voleva farmi sentire​ sbagliata!

  5. Tutte le volte lo fa mio fratello e non mi interessa niente

  6. Chiunque incontriamo è il nostro specchio. 🙂

    • Proprio così…

    • Non c’è nessuna cosa che ci succede che non l’abbiamo deciso noi, questo è il principio della legge dello specchio che dice: Ogni persona con cui ci confrontiamo è un nostro specchio, che ci aiuta a capire come siamo. La guarigione si può raggiungere attraverso l’accettazione degli atteggiamenti o comportamenti altrui, che solo superficialmente sono diversi dai nostri, mentre in profondità sono simili, e che per tale motivo devono essere armonici alla consapevolezza, al riconoscimento e al ritrovamento di se stessi. L’accettazione dei comportamenti degli esseriumani che ci circondano deve tener conto proprio della “legge dello specchio”, che afferma che quello che vediamo negli altri è la proiezione di ciò che è dentro di noi. La consapevolezza deve essere un processo non di volontà, ma di sensazione, di scoperta, di “mettersi allo specchio”. Guardiamoci allo specchio, e pensiamo di avere tanti specchi (il partner o la partner, i figli, ecc.) attraverso i quali esprimiamo noi stessi. Benattia Francesco Oliviero 🙂

Rispondi a Andrea Danelli Annulla risposta