René Magritte – Il richiamo delle vette (1943)

Posted on Apr 23, 2017 in Arte e dintorni, Blog, Pittura | 30 comments

René Magritte – Il richiamo delle vette (1943)

René Magritte - Il richiamo delle vette

René Magritte – Il richiamo delle vette (1943)

Marina Novelli
www.marinanovelli.it

Ricordo ancora quando, trepidante come una adolescente al primo appuntamento, andai alla sua bellissima mostra in quel di Palazzo Forti a Verona…una esposizione interamente dedicata al grande maestro. Solo che io non ero piu’ un’adolescente, avendo superato – allora! – i miei trentadue anni, ma il mio stato d’animo era identico; ricordo che attraversai la meravigliosa Piazza delle Erbe senza quasi accorgermene. Solo Magritte era nella mia testa!
La mostra era grande e molto ben allestita, ricca….alcune delle sue opere…”sontuose”!
Ma perche’ questa grande emozione difronte a Magritte? …cosa, in realta’, mi attraeva come una calamita? Bene! Allora comincio da li’!
Le sue associazioni impossibili…ma misteriosamente motivate!…ecco quale era la chiave di lettura! Immagini sognate? Sentivo il filo del suo pensiero inconscio fare parte di me…farsi vivo! Vibrante!…mi ci ritrovavo quasi fossi davanti allo specchio!
Il Surrealismo si sviluopa dopo l’ambiguita’ della Metafisica, dando luogo invece alla incongruita’ ed assurdita’ dei contenuti delle rappresentazioni, evitando pero’ innovazioni tecniche e virtuosismi formali.
Magritte e’ stato l’inventore e fautore della cosiddetta “anti-storia”: una sorta di gioco di parole in chiave pittorica.
Il suo obiettivo era quello di raffigurare minuziosamente immagini dall’ambiguo significato…evidenziando l’assurdita’ del banale.
Magritte e’ decisamente tra i miei preferiti!!!…infatti quando fui invitata a Fie’, in Alto Adige, nella stanza a me assegnatami, c’era un’ampia finestra affacciata su una montagna…mutevole, cangiante, magica!
Entrando nella camera e rivolgendomi alla finestra, esclamai: “…e questo cos’e’?…un quadro di Magritte?!?!”.
Il Richiamo alle Cime” e’ un po’ lo specchio di tutto cio’ che ho appena scritto e guardandolo non posso non pensare alla poesia di Emily Dickinson:” Come se il mare separandosi svelasse un altro mare…”. Nella mia immaginazione, pero’, il tutto si svolge al contrario, cioe’…la suggestiva immagine delle cime, poi, il quadro che le rappresenta, il quadro nel quadro quindi, poi, l’immagine che l’artista ha custodito dentro di se’, nella sua immaginazione, poi…poi, l’Universo microscopico che e’ in ciascuno di noi! Quindi…se il soggetto del quadro, in realta’ e’ circondato dall’ Universo…ritroviamo anche nella psiche di chi lo ha espresso…l’Universo stesso!
Grazie Magritte e grazie Capitano! 🌼🌸🌞🌸🌼

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30 Comments

  1. Huau!!!Non lo avevo mai visto!!! Aspetto Marina per sapere..

  2. Non c’è vetta che non può essere deflorata

  3. Ricordo ancora quando, trepidante come una adolescente al primo appuntamento, andai alla sua bellissima mostra in quel di Palazzo Forti a Verona…una esposizione interamente dedicata al grande maestro. Solo che io non ero piu’ un’adolescente, avendo superato – allora! – i miei trentadue anni, ma il mio stato d’animo era identico; ricordo che attraversai la meravigliosa Piazza delle Erbe senza quasi accorgermene. Solo Magritte era nella mia testa!
    La mostra era grande e molto ben allestita, ricca….alcune delle sue opere…”sontuose”!
    Ma perche’ questa grande emozione difronte a Magritte? …cosa, in realta’, mi attraeva come una calamita? Bene! Allora comincio da li’!
    Le sue associazioni impossibili…ma misteriosamente motivate!…ecco quale era la chiave di lettura! Immagini sognate? Sentivo il filo del suo pensiero inconscio fare parte di me…farsi vivo! Vibrante!…mi ci ritrovavo quasi fossi davanti allo specchio!
    Il Surrealismo si sviluopa dopo l’ambiguita’ della Metafisica, dando luogo invece alla incongruita’ ed assurdita’ dei contenuti delle rappresentazioni, evitando pero’ innovazioni tecniche e virtuosismi formali.
    Magritte e’ stato l’inventore e fautore della cosiddetta “anti-storia”: una sorta di gioco di parole in chiave pittorica.
    Il suo obiettivo era quello di raffigurare minuziosamente immagini dall’ambiguo significato…evidenziando l’assurdita’ del banale.
    Magritte e’ decisamente tra i miei preferiti!!!…infatti quando fui invitata a Fie’, in Alto Adige, nella stanza a me assegnatami, c’era un’ampia finestra affacciata su una montagna…mutevole, cangiante, magica!
    Entrando nella camera e rivolgendomi alla finestra, esclamai: “…e questo cos’e’?…un quadro di Magritte?!?!”.
    Il Richiamo alle Cime” e’ un po’ lo specchio di tutto cio’ che ho appena scritto e guardandolo non posso non pensare alla poesia di Emily Dickinson:” Come se il mare separandosi svelasse un altro mare…”. Nella mia immaginazione, pero’, il tutto si svolge al contrario, cioe’…la suggestiva immagine delle cime, poi, il quadro che le rappresenta, il quadro nel quadro quindi, poi, l’immagine che l’artista ha custodito dentro di se’, nella sua immaginazione, poi…poi, l’Universo microscopico che e’ in ciascuno di noi! Quindi…se il soggetto del quadro, in realta’ e’ circondato dall’ Universo…ritroviamo anche nella psiche di chi lo ha espresso…l’Universo stesso!
    Grazie Magritte e grazie Capitano!

    • Letto tutto d’un fiato Marina!!! Con un occhio al testo ed uno al dipinto! E arrivando alla fine del tuo commento… mi sono accorto di come anche io procedevo a ritroso nella sua osservazione… dalla cima a me… Fantastico… non ci avevo proprio fatto caso. E forse è questa sensazione che molte volte mi ha colpito osservando i suoi quadri… Questo universo che riflette! Ancora grazie della tua disponibilità…

    • Ancora grazie a te per questa opportunita’!🌼🌸🌞🌸🌼

    • Ammetto la mia ignoranza Marina Novelli. Quante volte davanti ad una finestra con bellissimo panorama ho detto .. “sembra un quadro di Magritte!!”…. ma alla fine.. solo come una frase fatta..
      Grazie a te adesso sarò un pochino più consapevole!!

    • Si… mi associo…

  4. Wow Marina bellissime le tue spiegazioni..

  5. Buon pomeriggio.

  6. Wow che splendore

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