Giambologna – Ercole e il Centauro (1594 – 1600).

Posted on Mag 7, 2017 in Arte e dintorni, Blog, Scultura | 19 comments

Giambologna – Ercole e il Centauro (1594 – 1600).

Giambologna - Ercole e il Centauro (1594 - 1600).

Giambologna – Ercole e il Centauro (1594 – 1600).
Firenze, Piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi

Marina Novelli
wwww.marinanovelli.it

Specializzato in figure aerobiche il Giambologna, (di origini fiamminghe: Jean Boulogne) lo troviamo oltre a questa opera “Ercole e il Centauro” anche nel “Ratto delle Sabine”, a confermarci la sua personalita’ di virtuoso per cui stile e tecnica sono univoche.
A Firenze nella Loggia dei Lanzi e’ possibile ammirare questa opera in tutta la sua magnificenza, che rappresenta appunto il corpo del centauro Nesso piegato dalla forza di Ercole; cio’ che emoziona, oltre al significato della lotta tra il Bene ed il Male e’ la torsione anatomica estremamente poderosa e perfetta in ogni singolo dettaglio, non a caso infatti il Giambologna aveva accolto e fatta sua la grande lezione di Michelangelo. Il Giambologna pur essendo nato nelle Fiandre era italiano a tutti gli effetti, sia per spirito che per educazione e “last but not least”… per creativita’!
Mi infonde una profonda energia l’osservazione di questa statua e mi ricorda che sconfiggere il male e’ cosa senz’altro molto dura, ma ce la possiamo fare, credendo fermamente nelle nostre specifiche e caratteriali risorse che, non a caso, ci sono state donate e che troppo spesso dimentichiamo di avere. Ercole, in questo caso aveva la forza ( “forza erculea”…ah ah ah!!!), ma non era l’unico requisito per affrontare le difficolta’…c’e’ l’intelligenza (di cui non era assolutamente privo!) che sommata alla fiducia ed alla creativita’ puo’ dare dei risultati insperati…davvero sorprendenti.
Credo che presto tornero’ a Firenze proprio al fine di rivedere diverse cose, purtroppo cadute nel dimenticatoio e dinanzi a questa maestosa imponente opera, per me sara’ come fare “il pieno di energia”…come mi accade spesso quando sono davanti alle opere “fatte dall’uomo”, dalla sua volonta’, dalla sua inesauribile “abnegazione”, che gli ha permesso di affrontare problemi e sconfitte…prima che terminasse l’opera…ma che alla fine ce l’ha fatta…ed e’ diventato STORIA.

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19 Comments

  1. Specializzato in figure aerobiche il Giambologna, (di origini fiamminghe: Jean Boulogne) lo troviamo oltre a questa opera “Ercole e il Centauro” anche nel “Ratto delle Sabine”, a confermarci la sua personalita’ di virtuoso per cui stile e tecnica sono univoche.
    A Firenze nella Loggia dei Lanzi e’ possibile ammirare questa opera in tutta la sua magnificenza, che rappresenta appunto il corpo del centauro Nesso piegato dalla forza di Ercole; cio’ che emoziona, oltre al significato della lotta tra il Bene ed il Male e’ la torsione anatomica estremamente poderosa e perfetta in ogni singolo dettaglio, non a caso infatti il Giambologna aveva accolto e fatta sua la grande lezione di Michelangelo. Il Giambologna pur essendo nato nelle Fiandre era italiano a tutti gli effetti, sia per spirito che per educazione e “last but not least”… per creativita’!
    Mi infonde una profonda energia l’osservazione di questa statua e mi ricorda che sconfiggere il male e’ cosa senz’altro molto dura, ma ce la possiamo fare, credendo fermamente nelle nostre specifiche e caratteriali risorse che, non a caso, ci sono state donate e che troppo spesso dimentichiamo di avere. Ercole, in questo caso aveva la forza ( “forza erculea”…ah ah ah!!!), ma non era l’unico requisito per affrontare le difficolta’…c’e’ l’intelligenza (di cui non era assolutamente privo!) che sommata alla fiducia ed alla creativita’ puo’ dare dei risultati insperati…davvero sorprendenti.
    Credo che presto tornero’ a Firenze proprio al fine di rivedere diverse cose, purtroppo cadute nel dimenticatoio e dinanzi a questa maestosa imponente opera, per me sara’ come fare “il pieno di energia”…come mi accade spesso quando sono davanti alle opere “fatte dall’uomo”, dalla sua volonta’, dalla sua inesauribile “abnegazione”, che gli ha permesso di affrontare problemi e sconfitte…prima che terminasse l’opera…ma che alla fine ce l’ha fatta…ed e’ diventato STORIA.

  2. Grazie Marina e grazie Franco

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