Auguste Rodin – “Il Bacio” 1886 – 1898

Posted on Mag 10, 2017 in Arte e dintorni, Blog, Scultura | 22 comments

Auguste Rodin – “Il Bacio” 1886 – 1898

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Auguste Rodin – “Il Bacio”
1886 – 1898
Marmo, h. cm 183
Parigi, Musée Rodin

Marina Novelli
www.marinanovelli.it

August Rodin, pur essendo stato un grande scultore non riusci’ a ristrutturare la forma plastica, frenato dalla dignita’ letteraria della materia, nonche’ della tecnica statuaria insita nel monunento stesso. Egli riesce ad oltrepassare l’equilibrio classico, trasformandolo in una monumentalita’ esaltata…pindarica.
Le sue statue esplodono in colate di masse liquefatte e solo talvolta sostenute da spasmodiche tensioni lineari; la sua scultura segna lo spazio circostante in effetti di luce e dissolvenze, lungo i piani spesso sdruccioli, spezzati, ruvidi…acerbi. Ecco cio’ che piu’ di tutto mi affascina in questa opera…il “non-finito michelangiolesco”, esasperandolo! Uno sconfinato che diventa sublimazione allo stato puro.
L’elegante levigatura anatomica “versus” il rozzo, inesplorato ed ancora acerbo materiale grezzo del “non-finito”…ed e’ proprio questo ad attrarre la mia vista…mettendo in moto la mia fervida immaginazione emotiva; una contrapposizione che sottolinea in mirabile maniera, la dolcezza, senza spudoratezza alcuna, di un bacio lungo quanto tutta la sua storia. La storia che lo investe e lo contraddistingue!
“Il Bacio” e’ ispirato all’episodio del V Canto della Divina Commedia di Dante che vede protagonisti Paolo e Francesca, avvinti nel loro viscerale amore, di cui l’episodio…come la statua del resto, e’ pervasa…avvolgendolo in una forte tensione emotiva.
La tenerazza mista all’ardore che avvolge i giovani amanti contrapposta alla fredda, ruvida corposita’ del marmo da cui i due giovani amanti si stagliano, plastici, vivi, stabili…sebbene estremamente aerobici, nel loro dinamismo amoriso.
Bella la mano che affonda le dita nel morbido ed accogliente fianco femminile…sottolineando intenzionalmente il suo bacino.
Rodin…un traghettatore diretto con singolare sensibilita’ ed intuito verso il segno…(o il sogno?)…dell’arte contemporanea.

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22 Comments

  1. Il bacio di Rodin!!! Belliss…belliss… Molta passi….!! ❤❤

  2. August Rodin, pur essendo stato un grande scultore non riusci’ a ristrutturare la forma plastica, frenato dalla dignita’ letteraria della materia, nonche’ della tecnica statuaria insita nel monunento stesso. Egli riesce ad oltrepassare l’equilibrio classico, trasformandolo in una monumentalita’ esaltata…pindarica.
    Le sue statue esplodono in colate di masse liquefatte e solo talvolta sostenute da spasmodiche tensioni lineari; la sua scultura segna lo spazio circostante in effetti di luce e dissolvenze, lungo i piani spesso sdruccioli, spezzati, ruvidi…acerbi. Ecco cio’ che piu’ di tutto mi affascina in questa opera…il “non-finito michelangiolesco”, esasperandolo! Uno sconfinato che diventa sublimazione allo stato puro.
    L’elegante levigatura anatomica “versus” il rozzo, inesplorato ed ancora acerbo materiale grezzo del “non-finito”…ed e’ proprio questo ad attrarre la mia vista…mettendo in moto la mia fervida immaginazione emotiva; una contrapposizione che sottolinea in mirabile maniera, la dolcezza, senza spudoratezza alcuna, di un bacio lungo quanto tutta la sua storia. La storia che lo investe e lo contraddistingue!
    “Il Bacio” e’ ispirato all’episodio del V Canto della Divina Commedia di Dante che vede protagonisti Paolo e Francesca, avvinti nel loro viscerale amore, di cui l’episodio…come la statua del resto, e’ pervasa…avvolgendolo in una forte tensione emotiva.
    La tenerazza mista all’ardore che avvolge i giovani amanti contrapposta alla fredda, ruvida corposita’ del marmo da cui i due giovani amanti si stagliano, plastici, vivi, stabili…sebbene estremamente aerobici, nel loro dinamismo amoriso.
    Bella la mano che affonda le dita nel morbido ed accogliente fianco femminile…sottolineando intenzionalmente il suo bacino.
    Rodin…un traghettatore diretto con singolare sensibilita’ ed intuito verso il segno…(o il sogno?)…dell’arte contemporanea.

  3. Bellissimo

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