“Avrei potuto anche accontentarmi, ma è così che si diventa infelici.” (Charles Bukowski)

Posted on Mag 19, 2017 in +100 Like FB, Blog, Motivazionale | 94 comments

“Avrei potuto anche accontentarmi, ma è così che si diventa infelici.” (Charles Bukowski)

"Avrei potuto anche accontentarmi, ma è così che si diventa infelici." (Charles Bukowski)

“Avrei potuto anche accontentarmi, ma è così che si diventa infelici.” (Charles Bukowski)

In fondo… quante volte ci siamo detti: “ma si… mi accontento di stare così…” e forse, in certi casi, può anche essere vero perché non “possiamo” avere di più…
Ma allora, è un “accontentarsi” o un “accettare” qualcosa?…
Nel primo caso è come se mi “rimpiccolissi”…
Nel secondo resto così come sono senza sentirmi “inferiore” e pronto a “comprendere” cosa sta veramente avvenendo permettendomi la “scelta” di accettare…
A volte, basta cambiare un termine, per vivere le cose in modo diverso.
Buon giornata!

PS… il detto “chi si accontenta gode”, vale solo se “godo” di quello! Altrimenti non funziona…

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94 Comments

  1. Buongiorno…accettare ..per accontentarsi….

    .

  2. Chi si accontenta gode…….Buongiorno Franco!

  3. Accettare si ma mai accontetarsi…buon venerdi Counselor!☺

  4. Naaaaaa, chi si accontenta gode ma chi non si accontenta gode di più. Come diceva mio padre quando ancora capiva qualcosa, tu punta in alto che a scendere fai sempre in tempo

  5. Accetto quella situazione, prendendo il lato posotivo…le situazioni non rimangono mai uguali, con un po di volonta’ e fortuna, possono migliorare..Buona giornata!

    • Ciao Maria! Eh si… nell’accettazione ci sono le potenzialità del miglioramento… nell’accontentarsi è più difficile… Buona giornata anche a te!

  6. A volte accontentarsi è solo rimanere in zona confort.. crogiolarsi in qualcosa che ormai conosciamo. Basterebbe fare un passo verso “l’avventura”.. per vedere che esiste altro!!

    • Vero Daniela!… diventa la nostra nuova zona di comfort… Ed il passo per “l’avventura” è sempre lì a disposizione! Buona giornata!

  7. X me è meglio accettare una situazione oppure non accettare ma fare in modo che la cosa cambi ma mai accontentarsi perché ci renderebbe tristi

  8. Cercare di migliorare sempre…non smettere mai di rinnovarsi e di sperimentare…andare sempre alla avanscoperta di nuovi stimoli, emozioni…novita’! Superando spesso quelli che crediamo essere i nostri propri stessi limiti.
    L’appiattimento e’ la cosa da evitare…sempre!!! Abrutisce!!!

  9. La mia vita e’ sempre in azione inspirata!!!! E’ perke’ nn mi accontento mai ma meglio cosi che adattarsi 🙂 buon week a tutti

  10. Esatto counselor, accettare

  11. Nella mia amata Genova, si suol dire: chi si accontenta gode, ma chi gode non si accontenta. Che altro dire? Il tuo commento è ineccepibile, dipende sempre da cosa ci si accontenta oppure cosa accettiamo. Secondo me, è tutto temporale. Mi accontento per adesso perchè non posso avere di più ora. Lo accetto per adesso, pianificando una crescita. Che ne pensi?

  12. E da dove si prende Il coraggio??

  13. Accontentarsi e accettare i “propri limiti” senza imbrogliare se stessi …

  14. Buongiorno Franco io sono grata per cio’ che ho ma se ci riesco desidero aprirmi a qualcosa che mi soddisfi di piu’

  15. Accettare per capire e per permettere la scelta.

  16. No. Accontentarmi seno non sono io, lottare, lottare!!! Per la FELICITA!!!!❤

  17. Buongiorno Franco ho sempre con forza accettato le controversie e precarieta’ della vita….accettare con comprensione e come dice Sant ‘Agostino: Dio dammi la forza di accettare CIO’ che non posso cambiare…..

  18. Si può fare è avere di più

  19. Bukowski non sbaglia una battuta.Accontentarsi per consolarsi crea una staticità che a lungo andare crea disagi a cui non si dà un nome non essendo consapevoli dell’origine.

    • Bello Angelica! “a cui non si da un nome”… forse è proprio partendo dal riconoscere che un qualcosa di “indefinito” ci sta mettendo a disagio che possiamo iniziare a domandarci “cosa è”…

    • Chiedersi “cosa è” implica una introspezione che è difficile se non coltivata nel tempo e col tempo.Per cui molto più semplice, per chi non è capace o allenato a guardarsi dentro e porsi le dovute interrogazioni, preferire permanere nell’illusione di quell’ “indefinito” che risolve -almeno nell’immediato- le proprie problematiche perché approfondire potrebbe creare ulteriori frustrazioni. Difficile per molti guardarsi allo specchio e riconoscersi. A volte sembra preferibile non riconoscersi per non doversi dare delle risposte.Una forma di costrizione che potrebbe -per molti- essere insopportabile. E si ritorna da dove si era partiti : un gioco dell’oca protratto senza soluzione di uscire da quella “prigione” che aspetta al varco.

    • Vero… e questo mette la persona nella situazione di rimanere “agganciato” a quel senso di disagio… sino a quando non “esploderà”, se un giorno lo farà (non è detto…)

  20. Generalmente essendo ambizioso e pretendendo molto da me mi accontento solo raggiungendo il massimo per me allora solo a quel punto sono soddisfatto contento felice

    • Molto intenso come obiettivo Andrea! Forse, potrebbe esserci solo un “pericolo” se in certe occasioni quel “massimo” non viene raggiunto. Nel senso che potrei essere comunque contento per aver dato il “mio” massimo. Ma conoscendo il tuo percorso so che è una valutazione che già fai! Grazie della tua riflessione e buon pomeriggio!

    • Il massimo è una condizione conosciuta e da appagamento sazietà serenità ed è un obiettivo da raggiungere in vari campi noi esseri umani siamo nati per spostarci per poi creare nuovi obiettivi

  21. In fin dei conti è il classico stato d’animo degli artisti come sono io o meglio atteggiamento mentale

  22. Tu sj nù Bukchinaro

  23. Esatto si diventa infelici.
    Ho sempre detto che chi a coniato il chi si accontenta gode, non capisce proprio niente e se lo trovo lo picchio!

  24. Sinceramente a me risulta davvero difficile distinguere la differenza tra accettazione e rassegnazione se poi ora si aggiunge pure il termine accontentarsi la confusione aumenta. Credo che la linea di confine tra le due sia talmente poco marcata che facilmente le due cose si fondono in una.

    • Ciao Gabriel. Per quello è la mia esperienza (e sottolineo “mia”), “accettare” implica comunque una scelta (posso accettare anche temporaneamente un qualcosa perché non posso fare diversamente oppure perché sento che comunque va bene per me) e posso rimanere “aperto” a soluzioni diverse, “accontentarsi” mi può mettere nella condizione di “non aver di meglio” e quindi mi potrebbe porre in una situazione di “chiusura” definitiva. La “rassegnazione” è un qualcosa di ancor più “peso” da portare… Ma, ti ripeto, per quello che è la mia esperienza. Buon pomeriggio.

  25. Accontentarsi…a volte si deve, ma passato il momento è doveroso verso noi stessi, avere quello che ci soddisfa. Ne va del nostro amore per noi stessi.

  26. Accettare non è ‘ rassegnarsi

  27. Io difficilmente mi Fermo.. e mi accottento. Devo però imparare a godere delle mie piccole conquiste e prepararmi alle prossime … cioè a tutti gli altri godimenti che posso Raggiungere!!

  28. A volte ci si accontenta..our lottando …a volte..DEVI accontentarti..forse per scelta o forse per gli avvenimenti della vita…..ma se giorno per giorno lotti..e sai che non arriverai ad passare quella barriera…come la chiami???rassegnazione….
    Vita….
    Forse creo confusione…ma a volte si è dentro al xaos..piu totale…ma sino che avrò forza..mi accontento di quello xhe so dare…infondo dietro di noi..c è chi sta peggio…sono uscita dal binario..hihi

    • Non sei uscita dal binario Tatiana… Comprendo bene quello che intendi. Forse, da quello che scrivi, più che “accontentarti” hai scelto di “accettare” la situazione. Quando si “sceglie di accettare”, in qualche modo rimaniamo “aperti” ad una possibile situazione diversa futura…

    • Grazie..

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