“Prima di cercare la guarigione di qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare.” (Ippocrate)

Posted on Lug 16, 2017 in +100 Like FB, +200 Like FB, Blog, Riflessivo | 64 comments

“Prima di cercare la guarigione di qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare.” (Ippocrate)

"Prima di cercare la guarigione di qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare." (Ippocrate)

“Prima di cercare la guarigione di qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare.” (Ippocrate)

Ippocrate

Ippocrate

Eh già…
Ovviamente non parliamo di malattie “complesse”…

Ma ce ne sono veramente tante che cambiando “atteggiamento”, una volta guarito posso non ammalarmi più…

Cosa ne pensate?
Buona domenica!

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64 Comments

  1. Penso la guarigione dipende altrui, ognuno deve fare suo percorso!!!!❤

  2. Dici.

  3. Confermo!!!!
    Buongiorno Franco

  4. Sigarette?

  5. Grande Franco

  6. Confermo CounselorFelice giornata

  7. Non credo

  8. Credo che sia proprio così !!concordo a pieno ! Buona domenica

  9. Penso che ci si può riammalare se si ricade nel vecchio atteggiamento

  10. Cambiare il punto di vista delle cose mi mette nella condizione cambiare atteggiamento e di vedere cosa mi fa “ammalare”… e vederlo mi permette di cambiare… praticamente un loop… in divenire… in cammino..
    Buona domenica!!!

  11. Tutto parte dalla testa, se non si è convinti di voler cambiare comportamento o atteggiamento difficilmente ci si riesce. Deve scattare qualcosa in testa, dentro di noi…..Quando questo succede non si prova solamente….lo si fa ….

    • Vero Roberta… in quel caso la “prova” diviene sorpassata dal “fare”. È comunque importante anche la fase “precedente” nella quale possiamo iniziare a domandarci qualcosa… Buona domenica!

    • Sicuramente, io sono una maestra a domandarmi “le cose”, ma il cambiamento spaventa sempre, oppure non ci si sente in grado di riuscirci……Buona domenica anche a te!

    • Comprendo bene! Le nostre zone di comfort sono “fantastiche” in questo…

  12. Le psicosomatiche sono la maggioranza delle malattie, indotte dalla mente, guarisci la mente, guarisci la malattia

  13. È proprio così! Ippocrate aveva aperto la strada del “pensiero che ammala”. Cambiare abitudini, attitudini e pensiero, cambia ogni nostra cellula. Nel Reiki si usa dire: la malattia come percorso di cambiamento per la guarigione.

  14. Gia’!…si diventa “immuni”!!! Compreso il “meccanismo”…!!!!

  15. Le malattia cronice sono difficile per noi umani di guarire,cosi passiamo al convivere per sopravvivere!!!Buon pranzo in questa domenica Franco!

    • Grazie Luli! Vero… in quei casi impariamo a conviverci… Per le altre, forse possiamo fare qualcosa. Buon pranzo e buon pomeriggio anche a te!

  16. Ma anche quelle complesse, leggi Hammer

    • Vero Fabio… ma non essendo “codificate” ufficialmente, mi sono limitato alle altre. Hammer ti permette comunque di porti una serie di domande molto interessanti… Grazie della tua aggiunta!

  17. Come dice Roberta Brentegani tutto parte dal cervello …..l’esempio sono io,operata due volte di tumore,hò continuato a fumare cercando di non farmi beccare da mio marito(che scema )poi un giorno hò sentito un clic nel cervello e da allora hò smesso di botto…..il bello è che non sopporto nemmeno gli alcoolici brindo con acqua tonica . La vita è una scuola se non provi non impari e per imparare devi anche sbagliare <3

  18. Personalmente concordo in pieno con la frase di Ippocrate e sottolineo che nella frase non fa distinzione fra malattie complesse o meno. E’ da chiedersi che cosa intende con il termine “cose”… Siamo abituati a pensare alle sole “cose” materiali, ma qui il termine è usato in senso generico con il significato di “ciò che lo hanno fatto ammalare”. Poniamo il caso delle malattie c.d. incurabili… eppure alcuni guariscono. Come mai? Eccezione che conferma la regola? Miracolo? In ogni caso chi guarisce rinuncia all’idea dell’inguaribilità, rinuncia all’idea del decorso che “tutti dicono” sia quello che porta alla morte. Rinuncia quindi è da intendere come LIBERAZIONE da comportamenti e pensieri indotti da cose, da opinioni, da dogmi e da sentenze altrui che abbiamo inconsapevolmente accolto come abitudini o verità dentro di noi. La verità non consiste nel dire al malato che ha la tal malattia: spesso si muore più per paura della malattia che per la malattia in sé. La verità da dire al malato è che il suo corpo è naturalmente predisposto alla salute e che il paziente ha semplicemente innescato per errore un meccanismo autodistruttivo che però è da lui stesso correggibile. I veri medici sono quelli che hanno una così grande consapevolezza di sé e dei meccanismi che presiedono alla SALUTE dell’essere umano nella sua totalità da aiutare il paziente a far scattare quel famoso “clic” dentro di sé: gli altri “medici” sono solo dei semplici addetti al servizio della malattia.

    • Bellissima riflessione Anna… ed è vero che nella frase non esiste una distinzione tra “semplice” e “complesso”. Esistono tutta una serie di studi di “frontiera” che potrebbero avvalorare ciò che scrivi. Il dibattito nella comunità scientifica, per quanto ne so, è aperto. Di sicuro una nostra predisposizione al ben-essere, e quindi alla salute, può essere minata da molti nostri comportamenti che giorno dopo giorno compiamo. Quindi, ben vengano quei medici in grado di farcelo notare e che siano in grado di far scattare quel “clic”!

    • Bellissima riflessione DAvv ero👍

    • Vero Sabrina! Molto bella e profonda.

  19. Cambiamento. 🙂

  20. Dolce pomeriggio Franco

  21. E già. …

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