“Potresti capirmi meglio se invece di ascoltare la rabbia nelle mie parole, riuscissi a sentire il mio dolore.” (Alessandro Ammendola)

Posted on Set 22, 2017 in +100 Like FB, +200 Like FB, Blog, I più visti, Riflessivo | 65 comments

“Potresti capirmi meglio se invece di ascoltare la rabbia nelle mie parole, riuscissi a sentire il mio dolore.” (Alessandro Ammendola)

"Potresti capirmi meglio se invece di ascoltare la rabbia nelle mie parole, riuscissi a sentire il mio dolore." (Alessandro Ammendola)

“Potresti capirmi meglio se invece di ascoltare la rabbia nelle mie parole, riuscissi a sentire il mio dolore.”
(Alessandro Ammendola)

Vero…

Talvolta la rabbia “maschera” molte nostre emozioni e forse quella primaria è proprio il dolore…

Un dolore “dentro” che cerchiamo di alleviare urlando a più non posso…
Ed è in quel momento che la persona davanti a noi potrebbe interpretare “male” la nostra manifestazione.
E forse non possiamo fargliene neppure una colpa così grande…
Occorre una grande attenzione per comprendere quello che sta “dietro”…

Quello che comunque è importante, è che passato il momento, riusciamo a guardare il nostro “dolore” per dargli tutta l’attenzione necessaria senza “coprirlo”.

Cosa ne pensate?

Buona giornata.

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65 Comments

  1. Non sempre è facile farsi capire dagli altri o capire il dolore negli altri se lo mascherano bene… Buona giornata

  2. Se si impara ad avere la giusta attenzione verso il Dolore ti accorgi che spesso ciò che sembra non E’. Ma la parte più difficile è avere Amore per il
    Nostro Dolore!

    • Vero Giusy… occorre avere una giusta attenzione anche per il nostro dolore per poter “comprendere” meglio… Buongiorno!

  3. Io non mi arrabbio facilmente, ascolto e ingoio,ma quando esplodo ferisco .Buongiorno Franco cosa mi fai dire !

  4. Come sempre la gente si concentra sulle parole e non sul significato che le parole hanno ma se facessero questo poi scapperebbero le loro responsabilità mentre le persone preferiscono cercare il colpevole e non comprendono che dietro quel grido di dolore inespresso c’è la voglia la volontà di trovare una soluzione condivisa

    • Buongiorno Alessandro! Comprendo bene quello che scrivi… ed è nei momenti di “non” condivisione che si possono creare delle barriere difficilmente aggirabili…

  5. Quando sea un dolore prima viene la rabbia, in quell momento il dolore non si capisce, passando quell periodo sfiora il dolore, allora bisogna capire se he rabbia ho dolore . perche viene a gala, perche a me!!!!❤

  6. Troppo spesso ho mascherato il mio dolore con la rabbia. L’ho fatto per non sentirmi ulteriormente attaccata…
    So che quella rabbia ha fatto male solo a me. Mi ha corroso dentro.. Adesso non lo faccio più.. o almeno quasi….e questa serenità agli altri stupisce.. piace..
    Ma di fondo chi davanti a me non ha visto quel dolore prima.. quanto fosse profondo.. tantomeno lo coglie adesso.
    Che bellissimo post stamani..Franco, che mi apre una profonda riflessione..
    Buongiorno!!

    • Che bello Daniela… aver adesso la consapevolezza che quella rabbia fa male solo a noi… ed è proprio su questi “mattoni” che oggi possiamo costruire un “cammino” diverso… Buongiorno!

    • La tua serenita fa comodo a quelli che ti hanno reccato quel dolore Daniela e si sentono piu forti… e tornano di nuovo a fare la stessa cosa se non stai in guardia

  7. Sapere ascoltare gli altri, sapere Sentire se stessi non e’ facile ma, un po” per volta, Grazie anche a persone come Te che Illuminano…..si riesce a CAPIRE. Sempre comunque GRAZIE ⭐

    • Grazie Mariateresa! Eh si… quello che è importante è non avere “fretta” e far depositare nel modo giusto un pochino alla volta dentro di noi tutto quello che ci avviene… e lì possiamo iniziare a fare tanto… Buongiorno!

  8. Io non riesco più a urlare…Vorrei poterlo fare, sarebbe liberatorio nel mio caso. Ma ho dovuto imparare il silenzio., controllare le emozioni. Il risultato è stato un’implosione che ha provocato solo tanto stress, che sto pagando a caro prezzo. Buongiorno a tutti.

    • Buongiorno Rosalia. Non conosco il “come mai” hai dovuto imparare il silenzio, ma forse potresti quantomeno “urlare” anche solo con te stessa per far uscire un po’ quello che comprime… Comprendo bene che lo stress ti stia arrecando un disagio.

    • Il punto è il Come mai…Se ne parlava proprio ieri in una riunione multifamiliare, in un contesto sanitario. Alla domanda ” come reagisci al dolore” la risposta è stata ” mi sento anestetizzata” spero solo al momento. Rischio di inaridire

    • Si… può sembrare “strano”, ma potrebbe esserci quel rischio di divenire “anestetizzati”. Se pensi che possa esserti utile, contattami pure in privato.

    • Lo farò Grazie. ..Mi rendo conto che detta così è un po vago…

    • Quando vuoi…

  9. D’accordissimo Franco ! Ho detto la stessissina cosa ad una persona l’altro giorno ! Non pensate che chi alza la voce sia sempre quello ‘cattivo’…domandatevi se e quanto e da quanto sta soffrendo…magari ad opera di qualcuno molto’educato’

  10. La rabbia di solito ha il sopravvento nelle nostre parole o nelle nostre azioni….difficile che qualcuno per un attimo si immedesimi in noi e capisca come ci sentiamo…prevale sempre egoisticamente quello che sentono gli altri … anche se è un dolore più lieve del nostro!
    Buona giornata a tutti!

    • È vero Sabrina… è molto difficile. Quello che ci possiamo domandare è se quella “esplosione” che sta avvenendo ad una persona a noi cara può avere un significato diverso… ed allora possiamo “scegliere” se provare a leggerla in modo più approfondito. Ovviamente vale anche per le “nostre”, quando ci possiamo domandare se dietro ad una nostra emozione in realtà se ne stia nascondendo un’altra… Buona giornata anche a te!

  11. Buongiorno Franco!

  12. ……. possibile…… realistico …….. vero……. provato

  13. Argomento assai complesso. Il dolore è fatto di silenzi bagnati di lacrime. Solo chi lo ha provato può capire. Persone sensibili se ne trovano raramente. Mi sa che oggi il caffè è. ..amaro. “capisci a me Franco” Buona giornata

  14. Assolutamente si

  15. Sono pochi quelli che vanno oltre☺

  16. Bellissima, ma il mio cinismo dice… aspettarsi che gli altri capiscano è come cercare profondità in una pozzanghera

  17. Buongiorno e buona giornata

  18. Ciao Franco, sono un po’ perplessa. È successo anche a me di sentire ma anche di dichiarare frasi simili. Aggiungendo che chi non mi comprende non mi merita. Sicuramente non è la soluzione migliore ma è una soluzione. Nessuna colpa, ma se c’è un sentimento, qualunque esso sia, la comprensione deve essere reciproca. Io lavoro per conto mio con chi può farlo sul mio dolore, e posso farlo solo per me. Quindi si, chi non mi comprende, può essere altro ma non amico/a o compagno.

  19. Certo..ma capisco..che è difficile..

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