“Per ricordare chi sei, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere”

Posted on Ago 9, 2016 in Blog, Motivazionale | 43 comments

“Per ricordare chi sei, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere”

Per ricordare chi sei, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere

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Quante volte ci troviamo a pensare di noi stessi che non siamo all’altezza di qualcosa?
Ma è vero?
Oppure qualcuno, nel tempo, ci ha fatto credere che fosse la verità?
Proviamo a domandarci che “credenze limitanti” abbiamo di noi stessi e proviamo a vedere se sono basate su fatti solidi o su semplici affermazioni di altri.
E, come diceva Einstein: “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”.
Buona giornata a tutti!

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43 Comments

  1. Spesso, ultimamente!
    Ogni passaggio negativo della mia vita, che sia lavoro che sia vita privata, mi riporta alle frasi denigratorie di mia madre. No comment!

  2. Buongiorno Franco, Grazie per lo spunto.
    Verissimo tutto.
    A mio modesto Sentire
    è altresì
    importante saper bene delineare il confine tra chiarezza&determinazione e confusione&pigrizia…

    Conoscere i propri punti di forza, ma lo è ancora di più conoscere le proprie debolezze così da non cadere nell’auto-sabotaggio, recriminazione, malessere, bensì potenziare sempre le proprie passioni, virtù.

    • Che dire Paolo… Perfetto. Sono proprio i nostri “sabotatori” interni che molto spesso vogliono continuare a credere quelle “credenze” che in qualche modo ci hanno fatto stare nel tempo “al sicuro”… Grazie!

  3. L inconscio guida!!!!..saperlo è già iniziare a cambiare

  4. Taluni si limitano anche con un tipo diverso di pensiero. Taluni non hanno bisogno delle parole altrui, gli basta autoparagonarsi, per simpatia od empatia, a qualcuno che credono un punto di riferimento. Se non ha buoni risultati credendolo persona capace, nemmeno io posso averne.

    • Vero Didier… quando il modello di riferimento diventa un modello “limitante”, può essere un primo segnale della mia voglia “inconscia” di non riuscire. Grazie.

    • Potrebbe essere utile alle persone se tu spiegassi come riconoscere questo modello limitante e come scansarlo.

    • Grazie Didier del tuo invito. La prima cosa da fare potrebbe essere il domandarsi “dove ho preso questa credenza”. Molto spesso su queste cose non abbiamo dei riferimenti precisi, ma piuttosto vaghi. Ad es. se da piccoli ci è stato detto “non ti riesce studiare”, valeva veramente per “tutte” le materie? Solo per una interrogazione singola? In questo modo abbiamo iniziato a credere a qualcosa perché qualcuno ce lo ha detto (magari anche con i migliori propositi…). Quindi, una volta che ci siamo posti la domanda, possiamo domandarci se “è sempre così”, oppure se veramente il “tutto” non esiste. Per questo dobbiamo stare attenti a basare le nostre credenze su riferimenti reali e vissuti nostri.

  5. Da piccola eccome… poi mi sono ribellata … ho seguito la mia strada senza più voltarmi indietro

  6. Grande post! Grande Einstein! Grande Franco Bazzini e Il tuo counselor!!! …ma sempre e soprattutto GRANDI NOI!!! Eravamo “aquile e ci credevamo polli”…ma ora vediamo lucidamente quanti, intorno a noi, sono “polli…ma continuano a sentirsi aquile”!!! Buon Tutto a Tutti!!!

  7. Pura verità Franco! Per molti di noi le influenze famigliari e sociali sono state particolarmente pesanti. È successo anche a me, in un momento un po’ strano. Liberarsi da certi messaggi è tutt’altro che facile ma siamo noi a decidere quando si realizzerá la nostra libertà. Quando ho ritrovato la mia vera ME mi sono sentita rinascere. Riprendere la mia vita da dove l’avevo lasciata è stata una conseguenza naturale. ❤️

  8. Post molto bello e discussione interessante. Dal punto di vista religioso posso aggiungere che, per legge karmica, le persone negative hanno un influenza negativa sugli altri e la parola è spesso un mezzo attraverso cui esercitano questa influenza. Yeshua disse: dal frutto potrete conoscere se l’albero è buono.

    • Bella citazione Massimiliano… In effetti dal “frutto” possiamo capire molte cose. Rimango comunque un “positivista” nel senso che siamo “noi” a dare un “senso” alle parole che sentiamo. Sicuramente non riusciamo a farlo in giovane età, ma più avanti abbiamo la possibilità di farlo. Sempre che ci possa veramente “interessare”. Grazie!

    • Hai ragione. Comunque anche in giovane età si può, quantunque si sia sempre sotto l’influenza di un mondo dal quale si impara.

    • Il Nirvana, ovvero il massimo stato di benessere in terra, si raggiunge con le proprie forze. Anche il Palanirvana, corrispondente al Paradiso, si raggiungere con le proprie forze. Anche il Quran dice: nessuno verrà condannato per i peccati di un altro, nessuno verrà salvato per i meriti di un altro.

    • Interessante come lettura….

  9. Purtroppo l’educazione ricevuta influisce!

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