“A ciascuno il compito di trasformare le proprie ferite in punti di inserimento per le ali.” (J. Sullivan)

Posted on Mag 25, 2017 in Blog, Riflessivo | 109 comments

“A ciascuno il compito di trasformare le proprie ferite in punti di inserimento per le ali.” (J. Sullivan)

"A ciascuno il compito di trasformare le proprie ferite in punti di inserimento per le ali." (J. Sullivan)

“A ciascuno il compito di trasformare le proprie ferite in punti di inserimento per le ali.” (J. Sullivan)

Frase molto intensa e poetica…
Ma di non “agevole” attuazione…
Occorre un profondo percorso interiore per riuscire ad innestare le ali lì dove abbiamo una ferita…
Esistono ferite che ci possiamo portare dietro per anni e che procurano sempre dolore (ed allora potrebbe valere la pena di domandarsi il come mai non riusciamo quantomeno a “lasciare andare”).
Ed esistono ferite che, nel tempo, riusciamo a “trasformarle” in un qualcosa di diverso.
Un qualcosa che ci ha permesso di guardare dentro di noi…
Ed è su quelle, che possiamo inserire le ali.
Avete esperienze in proposito?
Buona giornata!

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109 Comments

  1. Certo!! Proprio oggi un anno fa ho preso in considerazione di fare il cammino di Santiago, che poi ho fatto a settembre 2016. Ecco, oggi un anno fa ho cominciato a lasciar andare tante cose.. un poco alla volta.. il mio “zaino”si è fatto sempre più leggero. Alcune ferite sono guarite.. altre faticano ancora, su quelle sono spuntate due alucce.. le lascio crescere piano piano, mi fanno già fare qualche voletto.. sempre più su.. forse non sarò mai un aquila.. ma tutto va bene a qualsiasi altezza mi possa alzare!!
    Che bello Franco… un tempismo perfetto con il mio ricordo!!!! Un abbraccio!

  2. Quando tutte le nostre dolorose ferite saranno completamente guarite noi ci sentiremo senza dubbio, più leggeri.
    Finalmente la nostra vita prendera’ una strada completamente diversa e noi grazie alle ali inizieremo a volare liberi e felici.
    Splendida giornata, Franco!!!

  3. Che bello che oggi ho il ricordo delle mie Ferite, ma ho scordato il Dolore che mi ha causato!! Per le Ali, forse non ci sono ancora, ma sicuramente non ho più ancoraggi !!

  4. “Se c’è un segreto é fare tutto come se vedessi solo il sole” – Elisa.
    Proprio da questa frase col tempo ho capito che l’unico modo per trasformare il dolore causato dalla ferita é non proteggerla come un punto delicato da non toccare, invece aprire la ferita a qualcuno e a noi stessi, far entrare la luce e ossigenarla per permetterle di cicatrizzarsi. Solo cosi, quel punto debole può, col tempo e la perseveranza e il coraggio, trasformarsi in un “punto” di inserimento per le ali e tutto sarà visto sotto una nuova “luce”. Questo modo “alternativo”, “ambivalente”, di vedere le cose mi ha permesso di fare di ogni dolore un punto di resilienza. Buona giornata!

    • Bellissima come riflessione e come “sistema”…. occorre molta umiltà per mettere in mostra le nostre ferite, avere il coraggio di non nasconderle… Ma è proprio vero. Più le fai ossigenare e prima guariscono. Grazie Marta. Buona giornata.

  5. Per me le ferite si stano trasformando in forza, giorno per giorno in gioia che mi hanno dato tanto amore a partire de miei genitori, quello intento trasmettere a mio figlio, il resto non era per me!!!!❤

  6. Io ho una ferita ancora molto aperta….ma i miei occhi la vedono ogni giorno più adatta all’inserimento delle apposite ali!

  7. Invece d’inserire le ali nelle ferite, sarebbe meglio mettere le ali alle ferite

  8. Le ferite che hanno cicatrizzato sono un monito che ci serve da lezione …Ma per quelle niente ali. Forse sono le più superficiali e per questo ne abbiamo qualcuna in più. ..spesso sono cicatrici delle stesso “errore”. Poi ci sono le ferite che non hanno cicatrizzato restano aperte in attesa dell’inserimento, sanguinano aspettando il momento buono per poter volare.

  9. Mi pare siano i giapponesi che incollano i vasi rotti colando oro. Anche se ci sono le cicatrici, diventiamo più belli e consapevoli. Non si cresce senza sbagliare o sentire/provare dolore. Considero ogni cicatrice un modo per non arrivare ad un obiettivo. Da lì si ricomincia

  10. Come si guarisce dalla ferita dell’abbandono? Non mi dire accettandola perché è troppo scontato….questa ferita mi fa rinunciare a tante cose e se l’accetto e so che esiste non cambia nulla…

    • Certo che “accettarla” è scontato Sabrina… Quello che possiamo fare è scoprire cosa “significa” per noi quel gesto di “abbandono”, cosa ci lascia dentro e cosa ci richiama alla memoria. Possiamo iniziare a vedere alcune parti di noi che sono rimaste “scoperte” e che, forse, potrebbe valer la pena di rinforzare. Un “abbandono” (non conosco il tuo specifico) ha bisogno di un tempo di elaborazione che può essere quasi paragonabile ad un lutto.

    • Ci hai preso….mi sento in lutto…mia figlia si sposa….ecco la mia ferita….non vive già da 2 anni con me …è accaduto tutto troppo in fretta e non ho avuto tempo di metabolizzare non sono convinta che sia il momento giusto dopo 2 mesi di fidanzamento ….lo so il problema sono io….accettare i cambiamenti, non posso più impedirgli di farsi male….del resto sono solo 2 giorni che ho divorziato….quindi non vedo gli uomini di buon occhio ,anzi….sono io lo so

    • Ecco… questo ci “parla” molto di noi Sabrina… di quello che possiamo iniziare a fare per raggiungere uno stato di ben-essere. Se pensi che sia il caso, contattami pure in privato.

    • Ti ringrazio …sei molto generoso..appena sarò pronta lo farò

  11. Certamente….le ferite aperte di un amore contrastato e mal compreso…ma in queste innesto ali di angelo. Mi porteranno nella dimensione della luce….dove i pensieri non richiedono di diventare parole….dove i respiri diventano note…dove gli sguardi diventano ponti….dove i batticuori diventano pane ….che alimentano e sfamano l’anima ! Come chiamare tutto ciò? Ditemelo !

  12. Bene! Allora ho una molteplicita’ di ali…per mezzo delle quali, ora che ne sono a conoscenza, mi adoperero’ per “volare alto”…piu’ in alto…altissimo!…e dato che le mie ali non sono di cera, ma di sofferenze, dolorosi distacchi e privazioni vissute, non si scioglieranno al Sole…come e’ gia’ successo a qualcuno! …ed il bello e’, in questa fase della mia vita, notare l’ammirazione e la fiducia, che desto nei miei stessi compagni di volo…! Grazie, ve ne sono immensamente grata!Ok…andiamo avanti!! C’e’ posto!!!

  13. Esperienze? Si..ma lasciate andare. Con tanta fatica. Sinceramente non so quanto siano pronte per un inserimento di ali, so che non ritornano più da molto tempo. ❤❤

  14. Esperienza??? Basta capire da dove iniziare!! Ho lavorato molto su ferite profonde che mi hanno fatto male per un tempo che sembrava infinito. Alla fine, il dolore è passato, le emozioni negative non ci sono più, molta consapevolezza in merito a fatti e persone mi ha fatto comprendere che ogni reazione negativa ha fatto male solo a me. Oggi sono serena, sento amore intorno a me, e quando questa sensazione mi abbandona mi osservo. Non credo di essere pronta ad infilare ali al posto delle ferite, ma forse ho la possibilità di tentare ancora. ❤️

  15. Bellissima..

  16. Le mie sono poco visibili…ma fanno ancora tanto male….è una sensazione che non so spiegare…forse mi tengono sveglia

  17. GRAZIE

  18. Ed è quando ho cominciato a cogliere e sentire dentro di me quella delicata sensazione che amo definire dolcezza ecco in quel momento ho avvertito e ho avuto la certezza che anche il dolore più profondo può essere avvolto ,coccolato compreso accettato e visto in tutte le sue manifestazioni e reazioni e con tenerezza accompagnato verso una guarigione a volte lenta ma duratura e aperta a un nuovo inizio… dolcezza animata nel suo tocco gentile dalla pazienza dona al suo giusto tempo risultati straordinari un unguento universale anche su ferite di vecchia nascita…

    • Bellissima riflessione Paola… con le parole “leggere” di chi guarda quelle “cicatrici” veramente con dolcezza… Grazie…

  19. dopo la mia separazione finalmente ho pensato e desiderato con la mia testa….ascoltato persóne in difficolta’ e aiutate…..prima la mia vita era lussuosa ma nn c’era Amore
    …oggi vivo diversamente ma do tanto ed in cambio il mio cuore “e’diverso”Insegno e predico a mia figlia di nn rimqiangere il tempo andato….ma Lei e” trìste….

  20. Ci sono ferite e ferite..quelle lasciate fai dolori inevitabili della vita ,come la perdita di persone care
    Poi ci sono le ferite provocate dalle persone in cui credevi .
    Ecco,penso che quello sia il dolore più grande da elaborare .ma quando su quelle cicatrici punteranno nuove ali saranno ali fortissime..

  21. È importante “lasciar andare”….non per superficialità ma perché si è superato dentro di noi. ……

    • Concordo Luciana… proprio perché è superato dentro di noi… occorre un po’ di tempo e volontà di “guardarsi”… ma si può fare…

  22. Ci sono ferite che non riconosciamo come tali, forse diamo loro un’importanza e una valenza diverse da quelle che hanno… le conserviamo come gioielli, quando invece sono sassi che intoppano il cammino, e andrebbero lasciati alle spalle per non inciampare più.

    • Bella e vera riflessione Ornella… Eh si… talvolta sbagliamo in pieno a riconoscerle… Sino a quando un qualsiasi “nuovo evento” non ci permette di vedere per quello che sono…

  23. Posso solo parlare per esperienze personali ogni viltà che sono caduto precipitosamente essendo stata aumentata la mia vita sentimentale sociale e lavorativa mi sono sempre ricostruito da zero come fa la Fenice che risorge ogni qualvolta sempre più luminosa e splendente dalla propria cenere rispiccando un volo maestoso ecco io sono così ma il perché vero e proprio non so da dove venga precisamente ma cerco di incoraggiare il prossimo nelle loro disperazioni se dovessi contare quante volte dovrei essere già morto sono tantissime volte

    • Bello Andrea! Molte volte non occorre sapere da “dove” viene la nostra forza… ma “semplicemente” saperla usare… ed è bello che tu la possa mettere a disposizione…

  24. Questo è il mio regalo di compleanno per augurarti una VITA piena di GIOIA, VERITA’ e AMORE.
    Che tu sappia riconoscerli sempre in modo da aver ben chiaro che cos’è la vita e come rapportarti ad essa nel migliore dei modi che TU, e solo TU, sceglierai!

    https://www.dropbox.com/s/d6oxirbp2uga4h9/Libro-1-CONVERSAZIONI-CON-DIO-Un-dialogo-fuori-del-comune-libro-primo.pdf?dl=0

    https://www.dropbox.com/s/cdodopf4jxfbiqe/Libro-2-CONVERSAZIONI-CON-DIO-Un-dialogo-fuori-del-comune-libro-secondo.pdf?dl=0

    https://www.dropbox.com/s/u4csd93xeku6obe/Libro-3-CONVERSAZIONI-CON-DIO-Un-dialogo-fuori-del-comune-libro-terzo.pdf?dl=0

    Con INFINITO ed ETERNO AMORE.

  25. Rubo auguri di cuore Franco Bazzini

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