Peter Von Cornelius – Le tre marie al sepolcro (1813c)
Peter Von Cornelius – Le tre marie al sepolcro (1813c)
Continuando secondo le intenzioni iniziali, questa settimana mi lascio cullare dal “bello” che la pittura mi può comunicare.
Non sono assolutamente un esperto e proprio per questo mi piace condividere delle pitture che in me hanno lasciato una sensazione di benessere…
Ovviamente se qualcuno ha delle competenze in materia e ce le racconta, ben venga!
Buona visione e buone emozioni!
PS. ricordo solo che per l’OMS, “La salute è lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale che non consiste soltanto nell’assenza di malattia o infermità”.
Marina Novelli
www.marinanovelli.it
Nel 1811 Cornelius si uni’ ad un gruppo di pittori romantici tedeschi attivi in Roma, denominati Nazzareni, che si erano ribellati al classicismo accademico, fondando la loro arte su basi patriottiche ma, prevalentemente religiose.
Notiamo infatti come, proprio in questa opera “Le Tre Marie al Sepolcro”, ai piedi del fatidico Monte, siano state dipinte in atteggiamento di solenne devozione. Ascoltano infatti le parole dell’Angelo che le sta avvisando dell’avvenuta Resurrezione del Cristo.Recano nelle mani gli aromi per Lui preparati; e’ infatti ormai trascorso il Sabato ed all’alba del primo giorno della settimana Maria, Maria Magdalena e Maria di Giacomo si recano alla tomba di Gesu’. Ma la tomba e’ vuota, la pietra del Sepolcro era stata infatti ribaltata…dove sta ora Gesu? Dove lo avranno portato?…ma un Angelo e’ seduto sulla sua tomba.
L’atmosfera descritta dall’artista e’ densa di una solennita’ pacata, dove il dolore ormai non urla piu’, non si contorce, ma si distende! La stessa distensione la ritroviamo anche nel modo di stendere il colore con pennellate uniformi, allungate…ben distese, appunto!
Sulla destra del dipinto, in alto sul monte, intorno alle Tre Croci, la scena ci viene descritta a tinte fosche, una immagine ancora piena di tormento; mentre alla sinistra, con un orizzonte sfumato, poetico, corrusco, ci viene descritto un paesaggio ricco di profondita’ e di speranza e che, a guardare bene l’opera, ne contrassegna proprio il centro dell’opera stessa, la prospettiva, la finalita’.
Gli abiti sono stati intesi con colori apparentemente crudi, al primo impatto visivo, ma sono invece ricchi di armonia ed eleganza; mentre notevole e’ la posizione dell’indice della mano dell’Angelo, che sembra ricordarci degli indelebili insegnamenti di Gesu’ che, appena risorto, ci ha lasciato.
“C’è chi sposta un sasso e ne parla come se avesse spostato una montagna! E poi c’è chi sposta una montagna in silenzio.”
“C’è chi sposta un sasso e ne parla come se avesse spostato una montagna! E poi c’è chi sposta una montagna in silenzio.”
I quattro monaci rompono il silenzio
Quattro monaci decisero di osservare il silenzio per un mese. Iniziarono abbastanza bene, ma dopo il primo giorno uno disse: “Chissà se ho chiuso la porta della mia cella prima di lasciare il monastero”. E un altro: “Stupido! Abbiamo deciso di stare in silenzio per un mese e tu hai già infranto la regola!” Il terzo monaco esclamò: “E tu? Anche tu l’hai infranta!” Proclamò il quarto: “Grazie a Dio, sono l’unico che non ha ancora parlato!”
(Anthony De Mello – La preghiera della rana)
Buona giornata di “silenziose” sfide!
“Amore non è guardarci l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.” (Antoine de Saint-Exupéry)
“Amore non è guardarci l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.” (Antoine de Saint-Exupéry)
“Il vostro corpo è l’arpa dell’anima e sta a voi trarne dolce musica oppure suoni confusi.” (Kahlil Gibran)
“Il vostro corpo è l’arpa dell’anima e sta a voi trarne dolce musica oppure suoni confusi.”
(Kahlil Gibran)
“Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione.” (S. Paolo – Colossesi 3,14)
“Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione.” (S. Paolo – Colossesi 3,14)
Serena Pasqua a tutti.
“Chiunque si accinga ad eleggere se stesso a Giudice del vero e della conoscenza naufraga sotto le risate degli dei.” (Albert Einstein)
“Chiunque si accinga ad eleggere se stesso a Giudice del vero e della conoscenza naufraga sotto le risate degli dei.” (Albert Einstein)
“Chi lega a sé una Gioia Distrugge la vita alata; Ma chi bacia la Gioia in volo Vive nell’alba dell’Eternità.” (William Blake)
“Chi lega a sé una Gioia Distrugge la vita alata; Ma chi bacia la Gioia in volo Vive nell’alba dell’Eternità.” (William Blake)
“Nasciamo in un giorno, moriamo in un giorno. Possiamo cambiare in un giorno. E possiamo innamorarci in un giorno. Tutto può accadere in un giorno soltanto.” (Gayle Forman)
“Nasciamo in un giorno, moriamo in un giorno. Possiamo cambiare in un giorno. E possiamo innamorarci in un giorno. Tutto può accadere in un giorno soltanto.” (Gayle Forman)
“Tutto può accadere in un giorno soltanto.”
Bellissima questa frase…
Ci permette di valorizzare il momento.
Quante volte mi sono stupito di qualcosa che è cambiato quasi in un attimo…
È vero che molti cambiamenti, in qualche modo, li ho predisposti e “costruiti” nel tempo, ma è anche vero che il piacevole stupore che posso aver percepito da quello che accadeva in quel giorno è stato unico.
Quindi, oggi, mi lascio cullare da questa frase…
“Tutto può accadere in un giorno soltanto.”
Buon “giorno” a tutti.
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“C’è un solo modo per evitare le critiche, non fare nulla non dire nulla e non essere nulla.” (Aristotele)
“C’è un solo modo per evitare le critiche, non fare nulla non dire nulla e non essere nulla.” (Aristotele)
“E se non puoi la vita che desideri cerca almeno questo per quanto sta in te…” (Costantinos Kavafis)
“E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.”
(Constantinos Kavafis)
“Quando ho cominciato ad amarmi davvero mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene, persone cose situazioni, e tutto ciò che mi tirava verso il basso, allontanandomi da me stesso. All’inizio lo chiamavo sano egoismo, ma oggi so che questo è amore di sé” (Charlie Chaplin)
“Quando ho cominciato ad amarmi davvero mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene, persone cose situazioni, e tutto ciò che mi tirava verso il basso, allontanandomi da me stesso. All’inizio lo chiamavo sano egoismo, ma oggi so che questo è amore di sé” (Charlie Chaplin)
…”e tutto ciò che mi tirava verso il basso”…
Parole come macigni.
Dietro ci troviamo anche tutte quelle “cosucce” che hanno a che fare con la nostra mancanza di autostima, con i nostri “giudizi”, credenze e altro ancora.
E tutto questo può far si che non riusciamo a “donare” a chi ci sta attorno in modo puro. Come se tutto venisse filtrato…
Ecco, forse il consiglio per “cominciare ad amarsi davvero”, potrebbe aver inizio proprio da dentro di noi…
Buon “amore di sé”, ed anche per gli altri a tutti.
PS. Grazie Marina per la vignetta!
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“Prendi la vita nelle tue mani e cosa succede? Una cosa terribile, nessuno da incolpare.” (Erica Jong)
“Prendi la vita nelle tue mani e cosa succede? Una cosa terribile, nessuno da incolpare.” (Erica Jong)
“Se non potete essere un pino sulla vetta del monte, siate un arbusto nella valle, ma siate il miglior piccolo arbusto sulla sponda del ruscello…” (Douglas Malloch)
“Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un arbusto nella valle,
ma siate il miglior piccolo arbusto
sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio,
se non potete essere un albero.
Se non potete essere una via maestra,
siate un sentiero.
Se non potete essere il sole, siate una stella;
non con la mole “vincete o fallite”.
Siate il meglio di qualunque cosa siate!”
(Douglas Malloch)
“La bellezza è uno stato mentale. Quando sei felice la trovi ovunque.”
“La bellezza è uno stato mentale. Quando sei felice la trovi ovunque.”
Che carina!!!
Ed è proprio così…
E non occorre essere “pienamente” felici…
Possiamo essere sereni, allegri, spensierati… e il panorama attorno a noi diventa “bello”.
Ok.
E adesso che lo so e mi girano le scatole cosa faccio?…
Magari mi deprimo ancora di più proprio perché non sono felice e non riesco a vedere niente di bello!
Potrei riprovare, ancora una volta, a riconcentrarmi su qualcosa di bello (perché è molto probabile che comunque qualcosa di bello attorno a me ci sia…) e… ammirarlo…
Forse, la sua bellezza, mi può far cambiare, anche se solo momentaneamente, il mio stato interno…
Buona giornata di cose belle da vedere!
PS. Grazie Luca per la vignetta!
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“Le limitazioni vivono soltanto nella vostra mente. Ma se usiamo l’immaginazione le possibilità diventano senza limiti.” (Jamie Paolinetti)
“Le limitazioni vivono soltanto nella vostra mente. Ma se usiamo l’immaginazione le possibilità diventano senza limiti.” (Jamie Paolinetti)
“Come se il mare separandosi svelasse un altro mare…” (Emily Dickinson)
“Come se il mare separandosi
svelasse un altro mare.
Questo un altro, ed i tre
solo il presagio fossero
d’un infinito di mari
non visitati da riva.
Il mare stesso al mare fosse riva.
Questa è l’eternità.”
(Emily Dickinson)
“Le nostre paure sono molto più numerose dei pericoli che corriamo. Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà.” (Seneca)
“Le nostre paure sono molto più numerose dei pericoli che corriamo. Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà.” (Seneca)
I tre saggi
Tre saggi decisero di intraprendere un viaggio poiché, anche se nel loro paese erano considerati sapienti, erano abbastanza umili da sperare che viaggiare avrebbe aperto le loro menti. Avevano appena attraversato il confine di un paese limitrofo, quando videro da lontano un grattacielo. Si chiesero che cosa mai potesse essere un oggetto tanto enorme. La soluzione più ovvia sarebbe stata quella di andare a vedere di persona, ma ciò avrebbe potuto essere pericoloso: se fosse scoppiato appena si fossero avvicinati? In ogni caso era più saggio stabilire prima di che cosa si trattava. Furono avanzate, esaminate e confutate, in base all’esperienza passata di ognuno di essi, numerose teorie. Alla fine fu stabilito, sempre sulla scorta delle loro conoscenze precedenti che erano assai vaste, che l’oggetto in questione, qualsiasi cosa rappresentasse, non poteva essere stato collocato lì se non da un gigante. Da tutto ciò trassero la conclusione che sarebbe stato più prudente stare alla larga da quel paese. Così ritornarono in patria con un elemento nuovo da aggiungere al loro corredo di esperienze.
Le ipotesi condizionano l’osservazione. L’osservazione genera la convinzione. La convinzione produce l’esperienza. L’esperienza dà vita al comportamento, il quale a sua volta conferma le ipotesi.
(Anthony De Mello – La preghiera della rana)
Carina vero?
Buona giornata!
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“La felicità non è qualcosa di pronto per l’uso. Proviene dalle nostre azioni. ” (Dalai Lama)
“La felicità non è qualcosa di pronto per l’uso. Proviene dalle nostre azioni. ” (Dalai Lama)
“Il più bello dei nostri mari…” (Nazim Hikmet)
“Il più bello dei nostri mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello,
non te l’ho ancora detto.”
(Nazim Hikmet)
“Per ogni minuto che rimani arrabbiato perdi sessanta secondi di felicità.” (Ralph Waldo Emerson)
“Per ogni minuto che rimani arrabbiato perdi sessanta secondi di felicità.” (Ralph Waldo Emerson)
Curiosissimo di arrivare a stasera e “contare” quanti minuti di felicità mi sono perso…
Perché mica c’è solo la rabbia a guastare la festa…
Preoccupazione, malinconia, noia, fastidio…
Ok!
Bello sapere che è così.
Me lo segno…
Felice giornata!