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Bambina che fuma – Sally Mann

Posted by on Mag 17, 2017 in Arte e dintorni, Blog, Fotografia | 25 comments

Sally Mann - Bambina che fuma

Sally Mann (USA 1951 -)

Per chi vuole approfondire,
http://www.fotografareindigitale.com/…/05/sally-mann-usa-1…/

Marina Novelli
www.marinanovelli.it

E’ decisamente una immagine inquietante…molto suggestiva!
Ma e’ proprio questo l’obiettivo a cui la fotografa Sally Mann decide di mirare! Le figure di bambini sono tra i soggetti prediletti di questa artista, quasi a volerne sottolinare l’ambiguita’ esistente tra sensualita’ ed innocenza…quasi a voler sottolineare la differenza tra paura e speranza…peccato e candore!
Il passaggio dall’infanzia, infatti, all’eta’ adulta e’ molto delicato e non certo privo di infantili conflittualita’ interiori…ampiamente espressi in questa singolare immagine; …il bambino che ancora gioca a fare in trampoliere, la bimba con le braccia appoggiate sui fianchi, vista di spalle, quasi a voler significare una situazione di invitante attesa…e la bambina bionda, punto focale dell’intera foto, che atteggiata in una posa…provocante…da “grande”…e volutamente equivoca, scapigliata, si staglia contro un fondo scuro, saturo, mentre lei, in una movenza non certo priva di perplessita’, ci lascia, a nostra volta, disorientati…ma e’ abilmente irrorata di una luce candida, splendente!
Come non ricordarmi di Lolita…indimenticabile film in bianco e nero, in cui “non si e’ mai visto nulla”…ma “tutto si e’ lasciato immaginare!”
Sally Mann, un’artista sempre scissa nella sua espressione fotografica, tra realta’ schiacciante e surreale sublime!
Pur sentendomi dalla sua foto profondamente provocatoria, “colpita ed affondata”, lo ammetto, devo altresi’ dire: “Brava Sally!!!”

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“Rimanere se stessi è un impresa. Devi lottare con tutti quelli che ti vogliono come fa comodo a loro.”

Posted by on Mag 17, 2017 in +100 Like FB, Blog, Riflessivo | 76 comments

Rimanere se stessi è un impresa. Devi lottare con tutti quelli che ti vogliono come fa comodo a loro.

“Rimanere se stessi è un impresa. Devi lottare con tutti quelli che ti vogliono come fa comodo a loro.”

Buongiorno!!
Come non leggere questa frase e non ricordare a qualche episodio che ci è successo o che può succedere anche oggi…
Il “brutto” della frase è proprio nel “come fa comodo a loro”…
Possono esserci anche delle “spinte” affinché qualcuno ci voglia “cambiare” perché pensa che ci possa far bene… ma cambiare per “comodo”… è proprio “bruttino”…
Buona giornata!

Diogene al mercato degli schiavi
Quando il filosofo greco Diogene fu catturato e portato al mercato degli schiavi, si dice che sia salito sulla piattaforma del banditore e abbia gridato ad alta voce: «Un padrone è in vendita. C’è fra voi qualche schiavo che desidera acquistarlo?»
È impossibile fare di un illuminato uno schiavo, perché egli è felice tanto in schiavitù quanto in libertà.

(Anthony De Mello – La preghiera della rana)

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Bliss – Manvantara

Posted by on Mag 16, 2017 in Blog, Musica | 0 comments

Bellissimo e struggente brano dei Bliss in “Manvantara”…
Una musica che ti avvolge…
Cin Cin!
Buona serata.

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Scarpe su sfondo Eiffel – Frank Horvat

Posted by on Mag 16, 2017 in Arte e dintorni, Blog, Fotografia | 13 comments

Scarpe su sfondo Eiffel - Frank Horvat

Frank Horvat (ITA 1928 – )

Per un approfondimento su questo autore,
http://www.fotografareindigitale.com/…/frank-horvat-ita-19…/

Marina Novelli
www.marinanovelli.it

Da inguaribile feticista non posso non ammirare questo amabile soggetto posto in primo piano ed a cui si contrappone uno sfondo luminoso ed individuabile nella agile Torre Eiffel che si staglia snella verso l’alto ed a cui fa da contralto un edificio piu’ massiccio, ma estremamente lineare, quasi fosse una quinta di un immaginario palcoscenico.
Dinamici, eleganti, ariosi nei loro movimenti un gruppo di giovani in prospettiva…vestiti con abiti decisamente primaverili.
Un bel modo per presentare una calzatura…bellissima, tra l’altro!…in una inconfondibile atmosfera parigina!!! Forse questa e’ proprio una foto di moda, campo in cui il nostro artista Frank Horvart si e’ ampiamente espresso a cavallo tra gli anni ’50 e ’80.
Suggestiva e’ la luce del soggetto centrale che ne mette in risalto, si’ le sue straordinariamente eleganti linee, ma lo pone in un deciso primo piano, favorendone tutta l’attenzione dell’osservatore.
Lo sfondo, invece, non e’ altri che “prospettiva”…una bella prospettiva!
Amante di Caravaggio e Rembrandt cerca…riuscendoci, di farne rivivere l’incidenza della luce. Lo troviamo inoltre, successivamente interessato anche al mondo del Digitale, Post-Processing e del Photoshop, sempre attento alla ricerca del bello insito nel quotidiano, lontano dall’effimero ed “insincero” mondo di altri suoi colleghi nel mondo della fotografia…Frank Horvat, non ha finito mai di sperimentare, scoprire…rinnovarsi!!!🌸🌼🌞🌼🌸

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“Un uomo vede nel mondo ciò che egli porta nel cuore.” (Johann Wolfgang von Goethe)

Posted by on Mag 16, 2017 in Blog, Motivazionale | 91 comments

"Un uomo vede nel mondo ciò che egli porta nel cuore." (Johann Wolfgang von Goethe)

“Un uomo vede nel mondo ciò che egli porta nel cuore.” (Johann Wolfgang von Goethe)

Bellissima…
Ha in sé una dolce durezza incredibile…
In qualche modo mi “obbliga” a cambiare le “lenti” con cui guardare il mondo attorno a me…
E… sinceramente… mi piace!
Ho trovato anche una storiella di De Mello molto carina che si accoppia bene con questa frase…
Buona lettura e buona giornata!

Rivelare il mantra a tutti
Il devoto si inginocchiò per la sua iniziazione a discepolo. Il guru gli sussurrò all’orecchio il sacro mantra, raccomandandogli di non rivelarlo ad anima viva. «Che accadrà se lo farò?» domandò il seguace. Rispose il guru: «Colui al quale tu rivelerai il mantra verrà liberato dalla schiavitù dell’ignoranza e della sofferenza, ma tu verrai escluso per sempre dalla condizione di discepolo e sarai dannato».
Non appena ebbe udito queste parole, il devoto corse al mercato, radunò una grande folla intorno a sé e ripeté il sacro mantra in modo che tutti potessero udirlo.
Più tardi i discepoli andarono a riferire la cosa al guru e chiesero che l’uomo fosse espulso dal monastero per la sua disobbedienza. Il guru sorrise e disse: «Egli non ha bisogno dei miei insegnamenti. Il suo gesto dimostra che è già un guru di diritto».

(Anthony De Mello – La preghiera della rana)

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Atman – Path of love

Posted by on Mag 15, 2017 in Blog, Musica | 0 comments

Cin cin in allegria con “Path of love” di Atman!
Buona serata!

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Nuvola in gabbia – Francesc Català Roca

Posted by on Mag 15, 2017 in Arte e dintorni, Blog, Fotografia | 22 comments

Francesc Català Roca - nuvola in gabbia

Francesc Català Roca (SPA 1922 – 1998)

Questa settimana il “bello” che alcune foto mi hanno comunicato…
Buona visione!
Per un approfondimento su questo autore,

http://www.fotografareindigitale.com/…/francesc-catala-roc…/

PS. ricordo ancora una volta che per l’OMS, “La salute è lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale che non consiste soltanto nell’assenza di malattia o infermità”.

Marina Novelli
www.marinanovelli.it

Neorealista e rivoluzionario della fotografia spagnola; la sua innovazione consiste nell’aver portato un “nuovo punto di vista” nel mondo della fotografia…e noi sappiamo bene quanto sia importante cercare di vedere le cose “da un altro punto di vista”, appunto!
Si e’ servito della macchina fotografica per sciogliere ed evidenziare il complesso meccanismo dell’animo dell’essere umano. Dalle sue fotografie traspare la verita’ e la bellezza e sebbene siano di grande impatto emotivo, sono sempre semplici ed incisivamente simboliche.
Bene! Detto cio’, mi voglio proprio soffermare su questo aspetto: semplice e simbolico.
Ricordo che da bambina trascorrevo molto tempo affacciata alla finestra, con i gomiti ben piantati sul davanzale…osservavo il cielo, costellato di nuvole, e stupita e meravigliata mi sembrava di scorgerne delle figure: la testa di un leone, oppure una magnifica farfalla, un drago…oppure un alato angelo…ed e’ proprio cio’ che, al primo impatto, ha suscitato in me la visione di questa foto. Pero’…mentre il mio ricordo di bambina evoca delle figure che danno vita a forme libere, aeree, mobili…in questa foto, grazie ad un magnifico lavoro di regia fotografica, la nuvola viene frenata, ingabbiata…coercizzata…privata del suo intrinseco “spirito libero”.
Ha evocato in me una fase della mia vita, che va dai ventitre ai trentadue anni, in cui ho davvero vissuto “a schiuma frenata”…e in quel periodo dipinsi anche una opera ( tra le mie preferite!), “Mani che proteggono” – la fragilita’ – 1980.
Credo che la necessita’ di spaziare, di librarsi nell’aria, di emergere nelle nostre aspirazioni sia insito in ognuno di noi ed il sentirci “intrappolati” non sia consono alla nostra natura umana.
La nuvola vaga nel cielo, muta, si trasforma…si dissolve…e pari allo spirito umano…si tramuta, si evolve!
Mi capita spesso di dire:”Mi innamoro anche di una nuvola!.” – Bene! Questo e’ quanto mi e’ accaduto vedendo questa foto…comprendendo appieno il senso di oppressione della nuvola…sebbene spesso sua ingabbiata in una “gabbia dorata”!Bella immagine, bel significato, bellissima ed equilibrata selezione dei bianchi e dei neri!
Bravo Francesc!!!👏👏👏👏👏👏

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La piramide di Maslow

Posted by on Mag 15, 2017 in Blog, Riflessivo | 45 comments

La piramide di Maslow

Lo psicologo statunitense Abraham Maslow nel 1954 elaborò il concetto di “Hierarchy of Needs” (gerarchia dei bisogni o necessità).
In questa scala, conosciuta come “La piramide di Maslow”, l’individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo.
Sono passati poco più di 60 anni… Cosa ne pensate? È sempre attuale?
Buona giornata!

Ps. Per ulteriori approfondimenti, poteva trovarne alcuni qui:
http://www.stateofmind.it/20…/…/motivazione-piramide-maslow/

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Slow Train Soul – Trail of Dawn

Posted by on Mag 14, 2017 in Blog, Musica | 0 comments

Coinvolgente brano dei Slow Train Soul in “Trail of Dawn”… quando la musica fa muovere il corpo…
Cin cin e buona domenica sera!

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Alberto Giacometti – “Lotar (III)”

Posted by on Mag 14, 2017 in Arte e dintorni, Blog, Scultura | 14 comments

Alberto Giacometti - "Lotar (III)"

Alberto Giacometti – “Lotar (III)”
1965
Bronzo, cm 62 x 25 x 35
Basilea, Fondazione Beyeler

Marina Novelli
www.marinanovelli.it

Alla mollezza delle linee e forme allungate che abbiamo visto in Moore si contrappongono i tratti brevi, intensi, pieni di tensione e di drammaticita’ di Alberto Giacometti…egli infatti va oltre, quasi distruggendo la statua, di cui rimangono pochi residui di bronzo, casuali, come se si trattasse di liquide sgocciolature di cera. Se infatti, a proposito di Moore, si parlava di “crescita” organica, qua invece si evince l’assoluto contrario. La vibrazione del disfacimento! Non e’ infatti la statua a fare lo spazio, ma lo spazio a disfare la statua.
Vissuto a Parigi, Giacometti e’ di formazione surrealista da cui poi, successivamente, si allontana, ed e’ facile constatare come nella sua scultura si sia adoperato per portare al limite la crisi della scultura stessa, palesando la negativita’ nel rapporto tra forma plastica e spazio.
Le sue figure ci appaiono in una sempre implicante situazione prospettica che le consuma e le distrugge.
Lothar ci appare contratto, solo!…cosicche’ Giacometti non intende manifestarci un “essere”, ma un “non essere”; non a caso infatti Sartre ha sentito nella sua scultura “l’espressione della condizione esistenziale dell’uomo moderno…alla soglia tra l’ “Essere e il Nulla”.
La solitudine… la solitudine esistenziale e’ la costante che, secondo me, accompagna tutte le opere del grande maestro.
Guardando Lothar non posso non pensare alla contrapposizione che c’e’ con la vitale ed espansiva arte di Gian Lorenzo Bernini…Giacometti riduce tutto a veloci tratti, apparentemente sgarbati, ma altrettanto e fortemente densi di pathos.
Lothar e’ uno dei busti piu’ famosi di Giacometti, (che personalmente prediligo maggiormente nelle sue figure dritte in piedi e fortemente allungate verticalmente…verso l’alto!) in cui, piu’ che in ogni altra, la tradizionale compattezza del corpo umano e’ disgregata in un’agitazione vitale…Lothar e’ solo, inginocchiato, forse piangente, quasi implorante…sebbene le braccia appoggiate alle sue ginocchia ne confermino “ancora” la sua stabilita’; anche la luce che investe il busto sembra diventare materica…materica come il corpo che non sembra accoglierla…ma, ma tangibilmente, assorbirla…ruvida!

Grazie per la cortese attenzione!🌼🌸🌞🌸🌼

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“Più sei semplice più sei felice. Più sei felice più la vita ti sorride. Più la vita ti sorride più sei obbligato a sorridere anche tu. Se entri nel tunnel della semplicità non sai più come uscirne.” (Cavez)

Posted by on Mag 14, 2017 in +100 Like FB, Blog, Riflessivo | 86 comments

Più sei semplice più sei felice, più sei felice più la vita ti sorride...

“Più sei semplice più sei felice. Più sei felice più la vita ti sorride. Più la vita ti sorride più sei obbligato a sorridere anche tu. Se entri nel tunnel della semplicità non sai più come uscirne.” (Cavez)

Ma si!!!!
Ed entriamoci in questo tunnel!!!😂
Buona giornata di sorrisi!

“Compra un biglietto della lotteria”
Un uomo molto pio attraversava un momento difficile, così cominciò a pregare in questo modo: “Signore, ricordati di tutti quegli anni in cui ti ho servito come meglio ho potuto, senza chiedere nulla in cambio. Ora che sono vecchio e squattrinato, vorrei chiederti un piacere per la prima volta nella vita e sono sicuro che non mi dirai di no: fammi vincere alla lotteria”.
Passarono giorni, poi settimane e poi mesi, senza che accadesse nulla. Alla fine, disperato, una sera egli gridò con quanto fiato aveva in gola: “Signore, perché non mi dai una mano?” All’improvviso sentì la voce di Dio che replicava: “Dammela tu! Perché non compri un biglietto della lotteria?”

(Anthony De Mello – La preghiera della rana)

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Spiritual High ft. Chrissie Hynde & Martin Luther King – Moodswings

Posted by on Mag 13, 2017 in Blog, Musica | 0 comments

Spettacolare brano dei Spiritual High ft. Chrissie Hynde & Martin Luther King.
“Moodswings”
L’introduzione è lunga… ma poi parte una voce fantastica!
Cin cin per un sabato sera speciale!

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Henry Moore – “Guerriero morente (Falling Warrior)”

Posted by on Mag 13, 2017 in Arte e dintorni, Blog, Scultura | 11 comments

Henry Moore - Guerriero morente

Henry Moore – “Guerriero morente (Falling Warrior)”
1956 – 1957
Bronzo, lungo. cm 147,5
Cambridge, Clare College

Marina Novelli
wwww.marinanovelli.it

Guardando con attenzione la singolare scultura di Moore si evince che quasi sempre le sue figure sono figure…sdraiate a terra, ma sempre colte nell’atto di sollevarsi, come se volessero liberarsi della terra a cui sono ancora fisicamente avvinte.
Nel “Guerriero Morente” invece, nella sua alta espressivita’, Moore ci mostra una figura dal corpo informe con la testa piccola e rigida, con le gambe scheletriche ma ancora aerobiche anche se avvizzite; il tutto permeato di una grande ed sconvolgente espressivita’, di cui si continuano a sentire le tensioni di arcaiche lotte…spesso fratricide. Il morente e’ semidisteso su una sorta di altare, sicuramente vittima di una guerra, ma sembra quasi che, prima di esalare l’ultimo respiro, stia compiendo un ultimo sobbalzo…un guizzo…un’ultima reazione alla sopraggiungente agonia…alla morte. L’attimo che precede una morte che lo condurra’ nell’eterno!…mentre e’ presente ed ancora vigile il suo scudo che sembra ancora proteggerlo prima del suo totale e definitivo decesso.
Moore ha avuto il suo momento di maggiore successo dopo la seconda guerra mondiale, restituendo cosi’, con la sua arte, la speranza alla gente oramai sgomenta, atterrita e disorientata…divenendo il segno e la forma di un nuovo futuro…un futuro scevro delle colpe passate.
Ho sempre apprezzato le sue sculture, dove la luce non e’ mai incidente ma armoniosamente sdrucciola, morbida, scivolosa…fu questa l’impressione che ne ebbi quando lo vidi per la prima volta ad Assisi…nel mistico spazio antistante la chiesa di San Francesco…avevo da poco compiuto in miei ventiquattro anni…era di sera inoltrata, ma ricordo ancora la luce che splendeva sulle arrotondate levigature delle sue opere…opere che mi ricordano i sassi che spesso sono solita raccogliere sulla riva del mare e che colleziono gelosamente, esponendoli in bella mostra nel mio piccolo, ma coloratissimo terrazzino, in cui adesso sto’ scrivendo; li osservo e, come nelle sculture di Moore, ne colgo le morbide forme che il tempio e le correnti hanno esercitato su di loro…”la materia ha la sua storia, ed e’ questa che la plasma, la costituisce in forma”. Bello cogliere il suo lirismo!
Per Moor, infatti e per concludere, “l’umanita’ non e’ ancora nata, ma nascera’…sta infatti faticosamente nascendo espressa da una materia che lievita…come il seme nella terra”.

Grazie per la vostra attenzione.🌼🌸🌞🌸🌼

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“La verità sulla paura”

Posted by on Mag 13, 2017 in +100 Like FB, Blog, I più visti, Riflessivo | 119 comments

La verità sulla paura

La verità sulla paura

“Non hai paura del buio,
Hai paura di quello che esso nasconde;
Non hai paura dell’altezza,
Hai paura di cadere;
Non hai paura della gente che ti circonda,
Hai paura del rifiuto;
Non hai paura dell’amore,
Hai paura di non essere amato;
Non hai paura di andare avanti,
Hai paura di accettare ciò che è già successo,
Non hai paura di provarci di nuovo,
Hai paura di essere ferito ancora per lo stesso motivo.”

Molto intensa come frase…
Ho provato a cercarne l’autore ma non ci sono riuscito…
È comunque un bel motivo di riflessione…
Cosa ne pensate?
Buona giornata!

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Sasha Lazard – Miles Away

Posted by on Mag 12, 2017 in Blog, Musica | 0 comments

Una voce delicatissima…
Sasha Lazard in “Miles Away”
Cin cin e buona serata!

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