Raggiunta una certa età, tutte le frasi che iniziano con “devi” non le sto neanche a sentire.
Raggiunta una certa età, tutte le frasi che iniziano con “devi” non le sto neanche a sentire.
“A volte nella vita tutto fila liscio e a volte accadono imprevisti la cosa importante è saper reagire trasformando i problemi in opportunità” (Cit.)
A volte nella vita tutto fila liscio e a volte accadono imprevisti la cosa importante è saper reagire trasformando i problemi in opportunità
Tutte le volte che mi capita di riguardare questa immagine la trovo sempre geniale e mi procura un piacevole effetto!
Spero che sia così anche per voi!
Buona giornata di nuove opportunità.
Segui i nuovissimi commenti su FaceBook! (2019)
Segui i nuovi commenti su FaceBook!
Problem Solving con Il metodo delle 5 W e la tecnica F.A.R.E
Quando si devono affrontare degli obiettivi, dei problemi, molto spesso lo facciamo in modo compulsivo senza soffermarci ad analizzare tutte le possibilità e risorse che abbiamo a disposizione.
Esistono vari modelli di Problem Solving.
Uno di questi è stato creato da Harold Lasswell ed è molto utile per la descrizione iniziale del problem setting.
I passaggi da effettuare in questo caso sono più che altro delle domande da porsi:
1. Who? Chi il referente?
2. What? Qual è l’obiettivo?
3. Where? Dove si deve intervenire?
4. When? Quando si deve intervenire?
5. Why? Perché lo si deve fare?
A ciò è possibile aggiungere anche:
How? Come sviluppare il progetto?
How much? Quante risorse possono essere investite?
La tecnica F.A.R.E.
Rimanendo sempre in ambito di Problem solving, un altro modello carino è quello denominato F.A.R.E. (acronimo che racchiude tutte le fasi per il raggiungimento della soluzione):
1. Focalizzare: selezionare e definire il problema (capire qual è il problema e dargli il giusto peso. Circoscriverlo)
2. Analizzare: definire le informazioni da ricavare e la loro importanza per poi raccogliere i dati.
3. Risolvere: creare soluzioni alternative e selezionare la migliore. Sviluppare di un piano di attuazione.
4. Eseguire: definire l’obiettivo desiderato, eseguire il piano e monitorare dei risultati.
Buon lavoro!
La soluzione è dietro l’angolo, la luce è in fondo al tunnel, la felicità è dietro la porta.
La soluzione è dietro l’angolo, la luce è in fondo al tunnel, la felicità è dietro la porta.
Oh, mai una cosa che si trovasse dove sono io.
Segui i nuovi commenti su FaceBook!
Ogni mattina ringrazio di non essere nato né gazzella né leone. Chi ce l’avrebbe fatta a correre così tanto?
Ogni mattina ringrazio di non essere nato né gazzella né leone. Chi ce l’avrebbe fatta a correre così tanto?
Il leone e la gazzella
“Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa.
Ogni mattina in Africa, una leonessa si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame.
Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: l’importante è che cominci a correre.”
In realtà, sia la gazzella che la leonessa dovranno utilizzare quattro costanti:
1. Ce la metto tutta
La leonessa userà tutte le sue forze per prendere la gazzella e la gazzella userà tutte le sue forze per riuscire sopravvivere
2. Tutto o niente
La leonessa vuole prendere la gazzella e non accetta o il ciuffo o la coda. Vuole tutta la gazzella
La gazzella vuole vivere e non vuole rischiare assolutamente di rimanere ferita o di rischiare la morte
3. Voglio assolutamente riuscire
La leonessa e la gazzella useranno tutta la loro concentrazione, determinazione e volontà per
questo obiettivo. Non c’è niente di più importante di questo obiettivo.Tutto il resto andrà in secondo piano
4. Lavora nella realtà
Se la gazzella ha tre zampe, corre lo stesso usando le prime tre costanti. Non è che pensa di dire alla leonessa “Oh… oggi ho solo tre zampe e non posso correre… quindi rimandiamo ad un altro momento”.
Oppure la leonessa che dice alla gazzella “scusa gazzella, oggi non mi sento molto bene, non è che potresti correre più piano?”
E nessuno dei due si lamenta.
Perché gli animali non si lamentano
Quindi, io non mi lamento del fatto che ce la metterò tutta o del fatto che il mio obiettivo è proprio quello che voglio.
Non mi lamento che dovrò usare tutte le mie forze e che non sono al 100% di come dovrei essere.
Ma sono al 100% di quello che sono oggi.
Ed è quello che è giusto che sia.
(riflessioni tratte dalla scuola di counseling Il Cerchio dell’Esperienza)
Buongiorno inconscio, buongiorno preconscio, buongiorno conscio. Oggi vi fate i cazzi vostri? Sarei un po’ stanco
Buongiorno inconscio, buongiorno preconscio, buongiorno conscio. Oggi vi fate i cazzi vostri? Sarei un po’ stanco.
Pensa come un protone. Sempre positivo.
Pensa come un protone. Sempre positivo.
Dallo psicologo: “Scrivi una lettera alla persona che ti ha fatto arrabbiare e poi bruciala”. “E della lettera cosa me ne faccio?”
Dallo psicologo:
- Scrivi una lettera alla persona che ti ha fatto arrabbiare e poi bruciala
- E della lettera cosa me ne faccio?
Il contadino e la vacca (fortuna e sfortuna)
Il contadino e la vacca
Un giorno un contadino che abitava in un piccolo borgo sperduto, scoprì che la sua vacca, uscita del recinto, era scomparsa. Mentre la cercava, s’imbatté nel vicino, che gli domandò dove stesse andando. Quando rispose che aveva perso la vacca, il vicino commentò scrollando il capo: “Che sfortuna”.
“Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” ribatté il contadino e prosegui la sua strada.
Oltrepassati i campi coltivati, giunse sulle colline e qui trovò la sua vacca che pascolava tranquillamente accanto ad un magnifico cavallo. Ricondusse la vacca verso casa, e il cavallo gli venne dietro.
Il mattino successivo, il vicino venne per aver notizie della vacca. Vedendola di nuovo nel suo recinto accanto al magnifico cavallo, chiese al contadino che cosa fosse successo. Quando gli spiegò che il cavallo gli era venuto dietro, il vicino esclamò “Che fortuna!”.
“Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” replico il contadino e tornò alle sue faccende.
Il giorno dopo suo figlio venne congedato dall’esercito e tornò a casa. Tentò immediatamente di salire in groppa al magnifico cavallo, ma cadde e si ruppe una gamba.
Il vicino, che passava di lì diretto al mercato, vide il giovanotto seduto sulla veranda con la gamba ingessata mentre il padre zappava l’orto e chiese che fosse successo.
Ascoltò scrollando il capo, e poi fece: “Che Sfortuna!”.
“Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” rispose il contadino continuando a zappare l’orto.
L’indomani il reparto del giovanotto arrivò a passo di marcia per il sentiero. Nel corso della notte era scoppiata la guerra e gli uomini si recavano al fronte.
Vedendo che il figlio non era in grado di andare con loro, il vicino si sporse oltre lo steccato e rivolgendosi al contadino che si trovava nel campo osservò che almeno gli era stata risparmiata la sciagura di perdere il figlio in guerra: “Che fortuna!”, esclamò.
“Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” replicò il contadino continuando ad arare il campo.
Quella sera, il contadino e suo figlio si sedettero a tavola per cena, ma dopo aver mangiato appena qualche boccone il figlio rimase soffocato da un osso di pollo e morì.
Al funerale, il vicino mise la mano sulla spalla del contadino, e disse tristemente: “Che sfortuna!”.
“Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” replicò il contadino deponendo un mazzo di fiori accanto alla bara.
Qualche giorno dopo il vicino venne da lui con la notizia che l’intero reparto di suo figlio era stato massacrato. “Tu almeno hai potuto essere vicino a tuo figlio quando è morto. Che fortuna!”
“Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” rispose il contadino e si avviò al mercato.
(“Guarire coi perché” , Robin Norwood)
Storia del contadino e della vacca
Un giorno un contadino che abitava in un piccolo borgo sperduto, scoprì che la sua vacca, uscita del recinto, era scomparsa. Mentre la cercava, s’imbatté nel vicino, che gli domandò dove stesse andando. Quando rispose che aveva perso la vacca, il vicino commentò scrollando il capo: “Che sfortuna”. “Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” ribatté il contadino e prosegui la sua strada. Oltrepassati i campi coltivati, giunse sulle colline e qui trovò la sua vacca che pascolava tranquillamente accanto ad un magnifico cavallo. Ricondusse la vacca verso casa, e il cavallo gli venne dietro. Il mattino successivo, il vicino venne per aver notizie della vacca. Vedendola di nuovo nel suo recinto accanto al magnifico cavallo, chiese al contadino che cosa fosse successo. Quando gli spiegò che il cavallo gli era venuto dietro, il vicino esclamò “Che fortuna!”. “Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” replico il contadino e tornò alle sue faccende. Il giorno dopo suo figlio venne congedato dall’esercito e tornò a casa. Tentò immediatamente di salire in groppa al magnifico cavallo, ma cadde e si ruppe una gamba. Il vicino, che passava di lì diretto al mercato, vide il giovanotto seduto sulla veranda con la gamba ingessata mentre il padre zappava l’orto e chiese che fosse successo. Ascoltò scrollando il capo, e poi fece: “Che Sfortuna!”. “Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” rispose il contadino continuando a zappare l’orto. L’indomani il reparto del giovanotto arrivò a passo di marcia per il sentiero. Nel corso della notte era scoppiata la guerra e gli uomini si recavano al fronte. Vedendo che il figlio non era in grado di andare con loro, il vicino si sporse oltre lo steccato e rivolgendosi al contadino che si trovava nel campo osservò che almeno gli era stata risparmiata la sciagura di perdere il figlio in guerra: “Che fortuna!”, esclamò. “Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” replicò il contadino continuando ad arare il campo. Quella sera, il contadino e suo figlio si sedettero a tavola per cena, ma dopo aver mangiato appena qualche boccone il figlio rimase soffocato da un osso di pollo e morì. Al funerale, il vicino mise la mano sulla spalla del contadino, e disse tristemente: “Che sfortuna!”. “Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” replicò il contadino deponendo un mazzo di fiori accanto alla bara. Qualche giorno dopo il vicino venne da lui con la notizia che l’intero reparto di suo figlio era stato massacrato. “Tu almeno hai potuto essere vicino a tuo figlio quando è morto. Che fortuna!” “Fortuna, sfortuna: chi può dirlo?” rispose il contadino e si avviò al mercato. La maggioranza di noi è come il vicino della casa. Ogni nostra reazione e ogni nostro giudizio si basa su ciò che accade in momento determinato della vicenda che si sta svolgendo. Un determinato avvertimento è fortuna o una disgrazia. La chiameremo semplicemente “cambiamento”, perché ogni avvenimento o circostanza imprevista ci impone appunto un certo cambiamento.
(da “Guarire coi perché” , Robin Norwood, ed. Feltrinelli)
Puoi andare anche dall’altra parte del mondo, ma se non esci da certe stanze della tua mente, abiterai sempre nello stesso luogo
Puoi andare anche dall’altra parte del mondo, ma se non esci da certe stanze della tua mente, abiterai sempre nello stesso luogo
C’ho provato ad essere normale, ma mi annoiavo…
C’ho provato ad essere normale, ma mi annoiavo…
Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa (Albert Einstein)
Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa (Albert Einstein)
Vivi come credi (attribuita a Charlie Chaplin)
C’era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino. Decisero insieme di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo. Così partirono tutti e tre con il loro asino. Arrivati nel primo paese, la gente commentava:
“Guardate quel ragazzo quanto è maleducato… lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano”.
La Moglie, rivolgendosi al marito, “Non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio”.
E così il marito fa scendere il figlio e sale sull’asino.
Arrivati al secondo paese, la gente mormorava:
“Guardate che svergognato quel tipo… lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l’asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa.”
Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l’asino.
Arrivati al terzo paese, la gente commentava:
“Povero uomo! Dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull’asino; e povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!”
Allora si misero d’accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull’asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese:
“Sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta: gli spaccheranno la schiena!”.
Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all’asino.
Ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo:
“Guarda quei tre idioti; camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!”
Conclusione: Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.
Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore… ciò che vuoi… una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama… e vivi intensamente ogni momento della tua vita… prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.
Segui gli ultimi commenti su FaceBook!
Segui i nuovi commenti su FaceBook!
“Togliere La Benda Dagli Occhi”
Quando il maestro invitò il governatore a praticare la meditazione, e questi spiegò che aveva troppo da fare, ecco come gli rispose:
“Lei mi fa venire in mente un uomo che entra nella giungla con gli occhi bendati ed è troppo occupato per togliersi la benda”. E quando il governatore addusse come scusa la mancanza di tempo, il maestro replicò: “È un errore pensare che la meditazione non può avvenire per mancanza di tempo. Il vero motivo è l’agitazione mentale”.
(Anthony De Mello – La preghiera della rana)
Segui i nuovi commenti su FaceBook!
Grazie da…
13-08-2017 È trascorso poco più di un anno da quando ti ho conosciuto.. da quando ti sei fatto specchio davanti a me.. da quando ho intrapreso, sia fisicamente sia metaforicamente, il cammino. Tu mi hai accompagnato. Hai illuminato la mia strada. Con la tua dolcezza… ma soprattutto con la tua determinazione. I tuoi non consigli.. i tuoi “arriverà”, i tuoi “non ancora”..
I tuoi seminari hanno sciolto nodi..altri sono talmente stretti che si sono solamente allentati..
Sono una donna nuova adesso.. non so se migliore.. ma diversa. Con ancora tante ombre e insicurezze, ma consapevole di come possa, passo dopo passo, metterle in luce.
Un anno fa ho conosciuto un amico speciale… che mi fa emozionare e piangere..senza vergogna..
Ti ringrazio Franco tvb (recensione su Pagina FB)
Daniela
Grazie a te per tutto e le attenzioni che hai per noi e la considerazione (recensione su Pagina FB)
Graziella
La meriti tutta… (recensione su Pagina FB)
Teresa
Davvero meritata! Sei molto bravo, già te lo dissi. Hai una elevata sensibilità e preparazione nel trovare spunti acuti di riflessione e di possibilità. Nn scadi mai nella banalità o in frasi fatte. È un onore averti conosciuto. (recensione su Pagina FB)
Carmen
Pagina molto interessante per la crescita personale. (recensione su Pagina FB)
Roberta
Pagina ricca di contenuti e di profondi spunti di riflessione.
Grazie Franco e Buon lavoro! (recensione su Pagina FB)
Luana
Grazie di essere luce per tutti. (recensione su Pagina FB)
Cecilia
Felice di avere trovato questa strada poco battuta e te alla prima salita!!!!🤗 (recensione su Pagina FB)
Babi
Franco e” una persona gentile e competente….capace di ascoltare e parlarti con il cuore. Una fortuna poterlo avere nelle amicizie.Sintesi e sua cultura fanno il resto per le perle di AFORISMI che ci regala. Namaste’ Franco. Sei una bella luce in tanto buio. (recensione su Pagina FB)
Manuela
Franco è un uomo sensibile volto e saggio che con i post che pubblica tocca sempre dei punti sui quali riflettere assieme. È bello confrontarsi con le altre persone e con i consigli di Franco tutto sembra più limpido. Grazie Franco. (recensione su Pagina FB)
Rosanna
Mi aiuta molto nel quotidiano ….passo dopo passo. consapevolmente un ringraziamento. (recensione su Pagina FB)
Noemi
Ci sono tanti modi per esprimere il proprio talento. Franco sostiene il tuo passo con spirito solidale ed ascolto profondo, ma senza mai dimenticare che la vita, in ogni suo dramma, va sperimentata con un pizzico di ironia.
Bravo Franco! (recensione su Pagina FB)
Sara
Che dire? Franco tiene una pagina ricca di contenuti molto interessanti e porta tutti noi ad una partecipazione attiva veramente bella. Ma…Quello che apprezzo di più è l’eleganza con cui esprime le sue idee ed i suoi pensieri. Il post di Franco è la prima cosa che leggo ogni mattina. Grazie! (recensione su Pagina FB)
Concetta
Franco è una persona Affidabile, Competente, Preparata e Umile per aiutare le persone a stare meglio. (recensione su Pagina FB)
Paolo
Ho parlato al telefono con Franco che ha saputo ascoltare e comprendere, indirizzando parte della mia angoscia, quella cioe’ da me espressa, nei suoi meandri di conoscenze ed applicazione. Mi ha reso felice perche’ mi ha ascoltata…noi abbiamo gia’, spesso, le risposte dentro di noi e necessitiamo solo verbalizzarle. (recensione su Pagina FB)
Marina
Cosa dire anime belle?ho visitato la pagina di franco e mi e piaciuto molto ,sn dei materiali che e un piacere leggerli,altri che nn sapevi della loro esistenza…..x ogni domanda lui e subito pronto a risponderti..se sente proprio energia vitale tra te e lui quando se chatta..non lo conosco di persona ma x quanto ho chattato cn lui su diversi problematiche ho capito subito che persona meravigliosa e lui. (recensione su Pagina FB)
Taniusca
Franco offre con simpatia spunti per riflettere profondamente sui nostri limiti😊 (recensione su Pagina FB)
Paola
Ringrazio Franco dal profondo del mio cuore, un’ora con lui mi ha aiutata molto di più rispetto ai molti seminari svolti nei miei anni.
Attento e sempre in ascolto è riuscito ad aprire la mia mente e la mia anima con poche parole.
Stabilisce un rapporto di empatia eccezionale basato sul rispetto reciproco.
Sono Grata e felice per questo percorso incominciato assieme. (recensione su Pagina FB)
Silvia
Dietro questa pagina c’è una persona gentile e cordiale. Buon proseguimento. (recensione su Pagina FB)
Agnese
Giorni fa ho fatto il test dell’eroe, seguita dal fantastico Franco, avendo ancora dentro di me dei disequilibri. Il risultato e’ stato assolutamente un successo per me!…. Come esultare: tombola!!!…. Ogni punto ancora oscurato dalla temibile mente, e’ stato più’ che illumnato!… Ora ovviamente dipende da me! Lavorare assiduamente un giorno alla volta, passo dopo passo su di me. Ma ne vale la pena…. mi amo e me lo devo!!!… Grazie Franco!!
Paola
Sentirsi per tanto tempo come un rullino scattato e rimasto dentro l’analogica al buio in attesa di essere estratto….
Grazie Franco per avermi aiutato ad estrarre il rullino dalla macchina e per il contributo notevole che stai apportando nello sviluppo di questi negativi!
Barbara
Tu mi hai insegnato che tante battaglie che vivo nel quotidiano sono riflessi di battaglie interiori.
Con questa nuova consapevolezza posso scegliere… la mia strategia
E vedo dei bei cambiamenti.
Grazie di Cuore!
…di più
…dentro di noi e tutt’intorno a noi
…di più
Patrizia
Ciao caro Franco sai che per me è sempre molto difficile scrivere i sentimenti che provo!!!
Non finirò mai di ringraziarti di quanto sei stato vicino, amico presente ma discreto, sia in silenzio che con le tue riflessioni sei riuscito a darmi tranquillità serenità ed a farmi capire i veri valori della vita…
Franco hai una grande dote e talento…
Coltivalo e sono sicuro che con il tuo dono potrai aiutare tante persone che hanno bisogno di un uomo, che con la sua passione e professionalità potrà ridare fiducia e speranza a chi oggi si può sentire solo a disagio, non consapevole di se e del grande dono che è la vita.
Grazio sei un grande amico.
Ti voglio bene.
Maurizio
Un anno di psicologo battuto da una “semplice” chiacchierata con te!!
Grazie Franco.
Daniela
Mi sono trovata bene a parlare con te, e per me parlare non è poco…
in questo periodo sono stranamente calma…
Non accetterò mai la perdita che ho avuto… ma la affronto in maniera diversa.
Benedetta
Parlare per riuscire a superare le barriere che ti impediscono di vedere ciò che è parte di te,
che conosci ma di cui non sei consapevole, a volte per paura a volte per negazione inconscia…
come guardare senza osservare
Luca
Volevo dirti grazie 1000 volte …..
Oggi ho trovato il coraggio di riconoscere che stavo usando il cuore solo per metà (esattamente come mia madre)…
Ho deciso di chiamarla (dopo 2 anni) e questo è stato possibile solo grazie al tuo intervento.
Adesso sono serena
Grazie grazie grazie
Barbara
Come coppia non discutiamo come prima e non è poca cosa!
Più calmi e più presenti… tutti e due.
Lui è molto meno soffocante con me…
Per ora sembra ok!!
D&B
Ti ho incontrato nel periodo più buio della mia vita.
Tu mi hai ascoltata, hai lasciato che piangessi, che sfogassi tutta la mia disperazione.
Senza compatirmi mi hai parlato, facendomi riflettere e aiutandomi a capire che la mia vita DOVEVA (in questo caso penso ci possa stare!) andare avanti comunque.
A distanza di pochi mesi sono ruscita ad affrontare situazioni per me impensabili.
Non mi hai mai lasciata anzi, mi hai aiutata ad avere fiducia in me, a trasformare i “devo” in “voglio”.
Dal tunnel buio in cui mi trovavo, ho iniziato ad affrontare ogni giorno con forza, determinazione.
Perché la vita per quanto dolorosa sia, merita di essere vissuta!!!
Grazie Franco.
Tella
Mi sono persa tante volte nella vita senza trovare la strada da percorre.
Sempre alla ricerca di maggior consapevolezza attraverso il senso della vita.
La Paura mi annebbia la realtà che Vivo e mi rende schiava degli altri.
Ti ringrazio Franco per essermi vicino e per aver dato Luce alle mie Paure.
Adesso conosco i miei lati oscuri e ho degli strumenti che mi hanno reso più consapevole.
Le Paure non vanno eliminate ma solo Accettate ed Amate!!
La strada è tortuosa ma adesso per me non è più impossibile.
Grazie di Cuore
Giusy
“Illuminare l’ombra per rendere la nostra vita meno buia”….
Credo non ci sia frase più veritiera di questa, perché attraverso questa relazione di aiuto si può davvero rendere la nostra vita più luminosa, sia dentro (per il nostro essere e per noi stessi), sia fuori (per coloro con cui ci rapportiamo ogni giorno).
Prima di scoprire cosa fosse il Counseling vivevo la mia vita senza tanta voglia di mettermi in gioco, con un’idea della vita stessa molto egoista e superficiale. Dentro di me mi sentivo una persona serena e solare, ma, forse, quello che lasciavo intravedere non era sempre identico a ciò che pensavo di essere, e per questo non sempre avevo un feedback positivo.
Fino a quando, grazie al consiglio di mio padre, ho conosciuto Franco Bazzini e questa nuova realtà ancora a me sconosciuta, e, se all’inizio mi sentivo un po’ impacciato (il classico pesce fuor d’acqua), non diffidente ma abbastanza curioso di verificare di persona se fosse davvero come avevo letto, piano piano ho potuto aprirmi e scoprire, con mia grande sorpresa, molte cose di me che non conoscevo.
Attraverso esercizi del corpo, della respirazione, della postura, ho trovato dei modi unici e utili per essere sempre rilassato, sereno, tranquillo, non perdere mai la calma in ogni momento della giornata.
Conversando su me stesso e sul mio futuro ho potuto allargare i miei orizzonti, mettendomi in discussione e cercando innanzitutto di stabilire gli obbiettivi importanti per la mia vita, e poi cercare di renderli concreti.
Alla fine non era più un incontro in un determinato orario di un determinato giorno, come un dovere scritto sull’agenda, ma con mia grande sorpresa è diventato un piacere, un impegno mio personale che avevo preso proprio perché cominciavo a sentirmi diverso, diverso dal modo di essere, diverso dal modo di pensare, diverso nel vedere le cose con altri occhi, diverso nell’accettare alcuni miei difetti e diverso nel cercare di cambiare molte delle mie abitudini.
Adesso mi sento sereno, rilassato, diciamo “in pace con me stesso e gli altri”, accetto chi sono e accetto chi sono gli altri per me, e devo dire che se prima vivevo la mia vita con pochi colori, adesso sento che è una vita…..più colorata e meno monotona.
Devo tanto a Franco e, con un Grazie infinito, vorrei esprimergli ogni giorno questo mio nuovo “Io”, proprio perché penso che questa relazione di aiuto è davvero efficace con chi ha voglia di mettersi in gioco e fare una “tabula rasa” di ciò che era prima, ovviamente seguendo e difendendo questa nuova strada scelta.
Perché alla fine io non la vedo solo come una relazione tra un professionista e un cliente, io l’ho vissuta e la vivo anche come un rapporto di amicizia, di fiducia, perché per me un amico è colui che ti ascolta, che ti consiglia e che esprime la sua idea, che cerca il tuo bene, quando fai errori o quando raggiungi dei traguardi; il Counselor, in questo caso, e per fortuna, è più di un amico, perché possiede quelle conoscenze professionali che ti aiutano a capire chi sei veramente, a riflettere sulla tua vita, ma sempre essendo tu il protagonista della tua vita, prendendo decisioni e assumendosi le proprie responsabilità.
La vita è importante e va vissuta nel migliore dei modi, e quando non abbiamo tutti i mezzi necessari per renderla o sentirla tale, invece di scoraggiarsi e lasciare che lo stress e la rabbia prendano il sopravvento, oggi, a tutti coloro che conosco, consiglierei di mettersi in gioco e intraprendere il cammino del Counseling, perché, come ho potuto sperimentare, si può davvero, insieme, “illuminare l’ombra per renderla più buia e più fresca”, senza paura ma affrontando gli ostacoli che la vita ti mette davanti in modo sereno e guardando sempre al tuo benessere, sia fisico che mentale.
Oggi per me è la cosa più importante che ci spinge ad andare avanti.
Grazie Franco.
Carlo
Bibliografia di riferimento
- AA.VV. – “La Bibbia di Gerusalemme” – Ed. EDB, 2008.
- AA.VV. – “La Domenica” – Ed. San Paolo, 2014
- Alberto Maggi – “Gesù e Belzebù – Satana e demòni nel Vangelo di Marco” – Cittadella Editrice, 2009
- Bert Hellinger – “Ordini dell’amore” – Ed. Urra, 2004
- Bert Hellinger – “Gli ordini dell’aiuto” – Ed. Tecniche Nuove, 2007
- Bertold Ulsamer – “Senza radici non si vola” – Ed. Crisalide, 2000
- Connie Zweig e Steve Wolf – “Il volto nascosto dell’anima – Capire l’ombra che è in noi” – Ed. Rizzoli, 1997
- Carl Gustav Jung – “Psicologia dell’inconscio” tr. it. in Opere, vol. VI Boringhieri, Torino, 1969
- Carl Gustav Jung – “Ricordi, Sogni, riflessioni” Ed. Rizzoli, 1978
- Carl Gustav Jung – “Collected Work” Vol. 10
- Carl Gustav Jung – “Collected Work” Vol. 91
- Carl Gustav Jung – “Psicologia e alchimia”, Ed. Bollati Boringhieri, 2006
- Carl Gustav Jung – “Energia psichica” (1928), tr. it. in Opere, vol. VIII, Boringhieri, Torino, 1976
- Carl Gustav Jung – “I problemi della psicoterapia moderna” (1929) tr. it. in “Opere”, vol. XVI Boringhieri, Torino, 1981.
- Carol S. Pearson – “Risvegliare l’Eroe dentro di noi – Dodici archetipi per trovare noi stessi”. Ed. Astrolabio, 1991
- Cristian Flèche – “Decodifica biologica delle malattie” Ed. Amrita, 2008
- Dalai Lama, Daniel GOleman – “Emozioni distruttive” – Ed. Oscar Mondadori, 2003
- Daniel Goleman, Richard E. Boyatzis, Annie McKee – “Essere Leader” – Ed. BUR, 2002
- Daniel Goleman, Michael Ray, Paul Kaufman – “Lo spirito creativo” – Ed. BUR, 2001
- Daniel Goleman – “Intelligenza emotiva” – Ed. BUR, 1996
- Daniel Goleman – “La forza della meditazione” – Ed. BUR, 2003
- Daniel Goleman – “Lavorare con l’intelligenza emotiva” – Ed. BUR,
- Dizionario di scienze psicologiche a cura di Mauro Maldonato. Ed. Simone – Versione 1.2 per iPad
- Fabio Marchesi – “La fisica dell’Anima” Ed. Tecniche Nuove, 2006
- Hendrik Weisinger – “Intelligenza Emotiva al lavoro” – Ed. Bompiani, 1999
- Il Pastore di Erma
- Jean-Philippe Brébion – “L’impronta di nascita” – Ed. Quintessence, 2009
- Jean-Philippe Brébion – “L’impronta dell’anima” – Ed. Quintessence, 2009
- John J. Ratey e Catherine Johnson – “Le sindromi ombra” – Ed. Longanesi & C., 2000
- Joseph Campbell – “Riflessioni sull’arte di vivere”. Ed. TEA, 1991
- Israel Regardie – “La magia della Golden Dawn. Vol. 1”. Ed. Mediterranee Roma, 1979
- Lou Marino – “Platone è meglio del Prozac” – Ed. PickWick, 2001
- Mario Trevi ed Augusto Romano – “Studi sull’ombra” – Ed. Raffaello Cortina Editore, 2009
- Martin Buber – “I Racconti dei Chassidim” – Ed. Garzanti Milano, 1979
- Massimo Teodorani – “Sincronicità – Il legame tra Fisica e Psiche da Pauli e Jung a Chopra” – Ed. Macro Edizioni, 2006
- Massimo Teodorani – “Cronovisore – Sogno del futuro o esperimenti reali?” – Ed. Macro Edizioni, 2006
- Massimo Teodorani – “Bohm – La fisica dell’infinito” – Ed. Macro Edizioni, 2006
- Miten Veniero Galvagni – “Lo specchio del desiderio” – Ed. Diabasis, 1998
- Miten Veniero Galvagni – “Il triangolo dell’amore” – Aliberti editore, 2005
- Miten Veniero Galvagni – “Infine l’armonia” – Ed. Verdechiaro, 2009
- Oscar Brenifier – “Il libro dei grandi contrari filosofici” – ISBN Edizioni, 2012
- Raffaele Pettazzoni – “La confessione dei peccati”, Forni, Bologna 1929-1936
- Richard Bandler & John La Valle – “Persuasion Engineering” – Ed. NPL Italy, 2004
- Robert Bly – “Il piccolo libro dell’Ombra” – Ed. Red!, 2010
- Sepher Yetzirah – “Il libro della formazione” di Georges Lahy. Ed. Venezia, 2006
- Sebastiano Fusco – “La Chiave di Salomone” – Ed. Venexia, 2006
- Wilfried Nelles – “Costellazioni familiari” – Ed. Urra, 2004
- Yehuda Berg – “La Kabbalah e i 72 nomi di Dio” – Ed. Tea, 2006
Grazie a…
Le persone da ringraziare che mi hanno accompagnato nel cammino sono veramente tante… ed ognuna è importante per quel, magari piccolo e fugace, contributo che mi hanno donato con il cuore. Non potendo citarli tutti, li passo mentalmente in rassegna donando loro un pensiero di amore.
Poi, un grazie a mio padre e mia madre per tutto quello che mi hanno dato non limitando mai la mia curiosità di ricerca,
a mio fratello per tutti i momenti di riflessione assieme,
a Donato per avermi indicato che c’era una strada nel bosco,
a Miten per aver avuto la forza, l’amore e la pazienza di infilarmi nella centrifuga del pensiero,
a Lucrezia, per aver iniziato assieme a tagliare le liane sulla strada nel bosco,
alle mie figure archetipali Nith-Haiah, Haaiah, Nithael e Jabamiah per avermi iniziato ad insegnare a come mettere ordine nel caos,
a Carlo per la passione e l’amore con cui abbiamo condiviso tante scoperte,
a Michele ed Andrea che sul cammino per Santiago mi hanno insegnato che “esserci” vuol dire anche stare in silenzio vicino a te,
a Pino per avermi indicato tante porte ove bussare,
a Maurizio per avermi incitato sempre a continuare in questo cammino,
a Don Simone per essermi stato vicino in tanta parte di questi anni,
ad Alessandro e Loredana per tutta l’energia e le conoscenze che sono riusciti con pazienza ed amore a trasmettermi,
a Luca per avermi permesso con le sue domande logiche di comprendere i dubbi che ancora avevo,
a tutti i clienti che in questi anni mi hanno fatto da specchio,
alla mia Ombra che tante volte mi ha urlato che esiste,
ed infine, a mia moglie Dony che per 10 anni con il suo amore, la sua allegria, la sua dolcezza, le sue paure, mi ha supportato e sopportato condividendo tutti i miei voli, tutti i miei sentieri, molti dei quali sono divenuti i nostri voli, i nostri sentieri.
Grazie Dony per avermi aiutato a crescere assieme a te.