Che problemi hai? In ordine alfabetico o cronologico?
Simpaticissima!
Buona domenica a tutti…
Leggi cosa possiamo fare assieme
Scrivimi, ti rispondo velocemente
“Invece di pensare a ciò che non puoi fare per colpa di ciò che non hai, pensa a cosa puoi fare grazie a quello che hai.” (Alex Zanardi)
“Invece di pensare a ciò che non puoi fare per colpa di ciò che non ha, pensa a cosa puoi fare grazie a quello che hai.” (Alex Zanardi)
Difficile aggiungere qualcosa….
Sento queste parole che scorrono dentro ed alimentano una consapevolezza bellissima…
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Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura (Jack Canfield)
Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura (Jack Canfield)
Fantastica…
Pensiamo a cosa potremmo vivere oltrepassando le paure legate alle nostre credenze…
Buon fine settimana!
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Le quattro fasi dell’apprendimento
Quante volte pensiamo che le nostre paure, le nostre fragilità, sono da nascondere?
Ma ne siamo veramente sicuri? Oppure non abbiamo gli strumenti giusti per capire quello che ci stanno veramente raccontando di noi stessi?
E che potrebbero essere degli alleati fantastici per noi?
Ma… e una volta che accetto la mia paura, la mia fragilità, come posso farla diventare una risorsa?…
Esistono quattro fasi nell’apprendimento di una qualsiasi nuova abilità e di una conoscenza (sia emotiva che pratica).
1. Inconsapevole e incompetente:
non ne conosco l’esistenza e non ne ho alcuna informazione o nozione
.
2. Consapevole e incompetente:
Ok… Adesso so che esiste questa abilità e mi sento in difetto perché ancora non ho le conoscenze adeguate.
(È il momento di acquisire le conoscenze utili per farla mia).
3. Consapevole e competente:
Huao! Adesso so che esiste questa abilità ed ho iniziato a perseguirla e praticarla.
(Voglio essere competente!… Il problema potrebbe essere che faccio fatica ad essere costante nel mantenerla.
Ed è in questa fase che possiamo insieme solidificare il tutto)
4. Inconsapevole e competente:
EVVAI!!! Ormai questa abilità non ha più segreti per me! Senza sforzo e senza esserne consapevole (un po’ come quando si usa il cambio della macchina) la metto in pratica senza nemmeno far caso a quali ragionamenti sono necessari.
(Sono riuscito ad illuminare l’ombra dettate dalla mia paura e dalla mia fragilità!)
Proviamo un po’ a vedere un eventuale passaggio da Consapevole e incompetente a Consapevole e competente!
Quando si parla di paure e di fragilità diventa quasi automatico nasconderle, metterle in ombra…
Ma non si può parlare di ombra senza pensare alla luce, poiché senza di essa non potrebbe esistere.
Essere in luce presuppone direttamente che una parte sia in ombra e che questa zona d’ombra, in qualche modo, denota il limite della luce stessa, la risalta, ne è il profilo.
Pensando ai capolavori classici della pittura, non possiamo non osservare come l’ombra sia indispensabile per la lettura stessa dell’immagine, come sia così drammaticamente indispensabile per il contrasto di emozioni che può suscitare.
Pensando alla componente visiva del contorno che l’ombra ci enfatizza, prendiamo velocemente in esame una accezione, che non è presente nella nostra lingua.
“Dal greco “skià”: profilo, contorno, orlo.
Siamo così in presenza dell’ombra che definisce, dell’ombra che delimitando permette di cogliere, separare, di differenziare.
Pertanto, posso iniziare a percepire l’ombra non come un limite ma come una definizione, non come ciò che manca ma come il confine che mi definisce” (Mario Trevi ed Augusto Romano “Studi sull’ombra”).
L’Ombra può scaturire sia inconsciamente che consciamente.
Quando è inconscia non possiamo vederla direttamente, poiché è nascosta, e pertanto dobbiamo guardare le punte dell’iceberg:
“- l’Ombra si nasconde nelle nostre vergogne segrete.
– l’Ombra si nasconde nelle nostre proiezioni, nelle nostre reazioni violente nei confronti di un aspetto che vediamo negli altri ma non riusciamo a vedere in noi stessi.
– l’Ombra si nasconde nelle forme di dipendenza.
– quando parliamo, l’Ombra erompe attraverso i lapsus.
– l’Ombra erompe attraverso l’umorismo, soprattutto sotto forma di battute crudeli alle spese di qualcun altro e di comportamenti ridicoli.
– l’Ombra si presenta sotto forma di sintomi fisici. Noi possiamo anche raccontare bugie, ma non il nostro corpo. Noi possiamo anche dimenticare una violenza subita, ma non il nostro corpo.
– l’Ombra balla nei nostri sogni.
Poiché l’Ombra si forma nella primissima infanzia e che nel tempo, come tutti i caratteri, assume i suoi tratti peculiari e distintivi, risulta necessario affrontarla in un percorso di aiuto in modo da riuscire ad onorarla e comprenderla” (Connie Zweig e Steve Wolf “Il volto nascosto dell’anima)
Vodka e ghiaccio rovinano i reni. Rum e ghiaccio rovinano il fegato…
Fantastico esempio di come riusciamo a NON vedere ciò che ci rovina!
Ahhh… siamo bravissimi in questo.
Non trovate?…
Con una risata auguro una buona giornata a tutti!
Ci creiamo la corazza ma la guerra la portiamo dentro
Ecco…
In questa “semplice” frase possiamo racchiudere tutte le nostre insicurezze… tutta la fatica che il nostro Guerriero compie nel difendere i nostri bastioni, le nostri torri…
Ed allora il nostro Sovrano che si sente sotto attacco non può far altro che impiegare ancora più guerrieri (risorse) per difendersi.
Forse, basterebbe guardarsi sinceramente dentro e domandarsi se veramente esistono queste orde di assalitori, o sono solo la proiezione di nostre paure…
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Antica Poesia indiana
Gli ho chiesto la forza
e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Gli ho chiesto la saggezza
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Gli ho chiesto la prosperità
Gli ho chiesto il coraggio
e Dio mi ha dato pericoli da superare.
Gli ho chiesto l’Amore
e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Gli ho chiesto favori
e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo
ma tutto quello di cui avevo bisogno.
La mia preghiera è stata ascoltata.
… “Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo, ma tutto quello di cui avevo bisogno”…
Da qualche giorno questa poesia prorompe sempre di più in me.
La condivido con voi e con Daniela e Maria che stanno per entrare a Santiago dopo aver fatto il loro Cammino.
Grandi!
Ma è un cammino che facciamo tutti noi ogni giorno, ogni ora.
E molte volte non abbiamo la serenità per riconoscerlo.
Per aver superato le difficoltà in cui siamo diventati forti,
per aver avuto la saggezza di risolvere i problemi,
per aver aiutato persone bisognose,
per tutto questo… e tanto altro ancora.
Siamo qui. Oggi.
Buona giornata a tutti!
Uno dei momenti più felici della vita è quando trovi il coraggio di lasciare andare ciò che non puoi cambiare
“Lasciare andare ciò che non puoi cambiare”
Che potenza in questa frase…
Quante volte vogliamo cambiare qualcosa che non è “nostro”, qualcosa che non fa parte di noi…
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Descriviti con una parola. Ansia. Con due? Tanta ansia. Con tre? Cazzo che ansia.
Alzi la mano chi non è arrivato almeno a due!!!
Dai che siamo a lunedì… Una risata ci può mettere bene per ripartire!
Buona settimana a tutti.
A volte mi sdraio sul divano, penso agli errori che ho fatto nella vita e mi domando: “Sarà rimasto del gelato nel frigo?”
Troppo divertente!
Ma si.. Oggi prendiamola con relax…
Buona domenica a tutti!
La conoscenza è imparare qualcosa ogni giorno. La saggezza è lasciare andare qualcosa ogni giorno.
“Lasciar andare qualcosa ogni giorno”…
Ti lascia dentro un senso di leggerezza bellissimo…
Ogni mattina ci alziamo e ci mettiamo il nostro zaino in spalla… ecco, questo è una bellissima indicazione per alleggerirlo sempre di più…
Lasciar andare…
Non puoi iniziare un nuovo capitolo nella tua vita se continui a rileggere l’ultimo
Bellissima…
Questo è il riassunto di quanto i nostri modelli limitanti ci portano spesso a non vedere o credere in un futuro diverso…
La mia ragazza mi ha lasciato perché non le davo attenzioni… o qualcosa del genere… Non sono sicuro di cosa mi abbia detto.
Sicuramente questo ragazzo ha qualche “problemino”…
Ma dopo la risata… possiamo porci la domanda se la nostra comunicazione è sempre efficace…
La comunicazione è verbale e non verbale.
La comunicazione verbale sono tutte le cose che diciamo.
La comunicazione non verbale fa riferimento a come diciamo le cose…
Considerando che la comunicazione non verbale rappresenta più del 90% dell’importanza della comunicazione verbale (ad esempio, dico di essere contento e il mio viso è triste, dico “si” ma la testa si muove in senso “negativo”, affermo di essere attento a ciò che dici ma sto guardano altrove, ecc.)… possiamo “dosare” meglio ciò che “cerchiamo” di comunicare…
Antistress con il cane
Molti lettori di questo sito hanno in famiglia un cane (come me…).
Ecco alcuni elementi in più per esserne ancora più contenti!
Alcune ricerche condotte da Erika Friedmann con i colleghi dell’università del Maryland, sono state concentrate sulla relazione che può esistere tra il possesso di un cane e la funzionalità cardiovascolare.
Monitorando la percentuale di guarigione dei pazienti che avevano avuto un infarto, Friedmann si accorse che i padroni dei cani avevano nove probabilità in più di essere vivi dodici mesi dopo.
Gli altri possibili benefici (verificati tramite altri esperimenti) che emergevano erano che i padroni di cani gestiscono bene lo stress quotidiano, hanno una visione rilassata della vita e un’alta autostima e sono meno soggetti alla depressione.
Altri studi (Karen Allen della State University of New York a Buffalo), hanno evidenziato come anche la pressione arteriosa è più bassa in chi ha un cane!
Ci sono tantissime tante altre considerazioni ed approfondimenti da poter fare!
Se sei interessato, inviami una mail.
Ps… In foto il mio Jago!
Quando dio mi ha chiesto se volessi venire al mondo, io ho detto “Ok accetto la sfida”. Lui ha capito “Sfiga”. Non c’è altra spiegazione.
Una bella risata a metà settimana ci sta bene!
Ma… posso cambiare la consonante??
È sicuramente una bella “sfida”!
Buona giornata tutti.
Quando smetti di pensare a ciò che può succedere si inizia a godere di ciò che sta succedendo
Bellissima!
Non so chi l’ha ideata… ma rende bene il senso del “miracolo” che possiamo sperimentare ogni giorno!
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“Immaginare = In me mago agere” (Lascio agire il mago che c’è in me)
Immaginiamo la prossima settimana, il prossimo mese, il prossimo anno, i prossimi anni!
Che la possibile bellezza in questa parola ci accompagni!
Quando capirai chi sei, non sarai più lo stesso, niente potrà più toccarti, e nessuno potrà farti del male (Anthony De Mello)
Difficile aggiungere qualcosa alla potenza di questa frase…
Dedicata a tutti quelli che sono in un loro Cammino.
Quando la porta della felicità si chiude, spesso se ne apre un’altra, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quell’altra che si è appena aperta per noi (Paulo Coelho)
Bellissima questa frase…
Quando siamo in difficoltà, il più delle volte noi cerchiamo di “andare via” dal dolore piuttosto che “andare incontro” alla felicità…
Se ci pensiamo bene sono due movimenti molto diversi… in uno è come se utilizzassimo tutte le nostre risorse per “chiudere” tutto e non soffrire più. Nell’altro ci “apriamo” alle possibili novità…
Non tutti comprenderanno il tuo cammino. Va bene così. Sei qui per vivere la tua vita non per dare spiegazioni
Quanto è potente questa affermazione! “Sei qui per vivere la TUA vita”.
Una dedica speciale ad una nostra amica che stamani parte veramente per il Cammino di Santiago! Grande!…
I tuoi piedi da stasera calpesteranno quei sassi, ma tu hai già fatto un grande lavoro di alleggerimento del tuo zaino.
Buen Camino!
E buona giornata a tutti!