Risolvo i miei problemi creandomene altri. Così mi distraggo dal problema precedente
Facciamoci due risate assieme a chi ha scritto questa frase!!!!
È fantastica…
Ringrazio ancora l’Amico che me l’ha inviata…
“Lei ha qualche parente che soffre per caso di disturbi mentali? No, nessun ne soffre… Tutti se li godono!”
Troppo simpatica!
È un po’ come la frase (attribuita a Keith Richards) “Io non ho mai avuto problemi con le droghe. Ho avuto problemi con la polizia.”
Buona giornata!
Segui i nuovi commenti su FaceBook!
Passaggio da Consapevole e Incompetente a Consapevole e Competente
Proviamo un po’ a vedere un eventuale passaggio da Consapevole e incompetente a Consapevole e competente!
Quando si parla di paure e di fragilità diventa quasi automatico nasconderle, metterle in ombra…
Ma non si può parlare di ombra senza pensare alla luce, poiché senza di essa non potrebbe esistere.
Essere in luce presuppone direttamente che una parte sia in ombra e che questa zona d’ombra, in qualche modo, denota il limite della luce stessa, la risalta, ne è il profilo.
Pensando ai capolavori classici della pittura, non possiamo non osservare come l’ombra sia indispensabile per la lettura stessa dell’immagine, come sia così drammaticamente indispensabile per il contrasto di emozioni che può suscitare.
Pensando alla componente visiva del contorno che l’ombra ci enfatizza, prendiamo velocemente in esame una accezione, che non è presente nella nostra lingua.
“Dal greco “skià”: profilo, contorno, orlo.
Siamo così in presenza dell’ombra che definisce, dell’ombra che delimitando permette di cogliere, separare, di differenziare.
Pertanto, posso iniziare a percepire l’ombra non come un limite ma come una definizione, non come ciò che manca ma come il confine che mi definisce” (Mario Trevi ed Augusto Romano “Studi sull’ombra”).
L’Ombra può scaturire sia inconsciamente che consciamente.
Quando è inconscia non possiamo vederla direttamente, poiché è nascosta, e pertanto dobbiamo guardare le punte dell’iceberg:
“- l’Ombra si nasconde nelle nostre vergogne segrete.
– l’Ombra si nasconde nelle nostre proiezioni, nelle nostre reazioni violente nei confronti di un aspetto che vediamo negli altri ma non riusciamo a vedere in noi stessi.
– l’Ombra si nasconde nelle forme di dipendenza.
– quando parliamo, l’Ombra erompe attraverso i lapsus.
– l’Ombra erompe attraverso l’umorismo, soprattutto sotto forma di battute crudeli alle spese di qualcun altro e di comportamenti ridicoli.
– l’Ombra si presenta sotto forma di sintomi fisici. Noi possiamo anche raccontare bugie, ma non il nostro corpo. Noi possiamo anche dimenticare una violenza subita, ma non il nostro corpo.
– l’Ombra balla nei nostri sogni.
Poiché l’Ombra si forma nella primissima infanzia e che nel tempo, come tutti i caratteri, assume i suoi tratti peculiari e distintivi, risulta necessario affrontarla in un percorso di aiuto in modo da riuscire ad onorarla e comprenderla” (Connie Zweig e Steve Wolf “Il volto nascosto dell’anima”)
Le quattro fasi dell’apprendimento
Ma… e una volta che accetto la mia paura, la mia fragilità, come posso farla diventare una risorsa?…
Esistono quattro fasi nell’apprendimento di una qualsiasi nuova abilità e di una conoscenza (sia emotiva che pratica).
1. Inconsapevole e incompetente:
non ne conosco l’esistenza e non ne ho alcuna informazione o nozione
(questo sino ad ieri prima del post sull’ombra!!)
2. Consapevole e incompetente:
Ok… Adesso so che esiste questa abilità e mi sento in difetto perché ancora non ho le conoscenze adeguate.
(È il momento di acquisire le conoscenze utili per farla mia.
In fondo alla pagina un link per un test utile)
3. Consapevole e competente:
Huao! Adesso so che esiste questa abilità ed ho iniziato a perseguirla e praticarla.
(Voglio essere competente!… Il problema potrebbe essere che faccio fatica ad essere costante nel mantenerla.
Ed è in questa fase che possiamo insieme solidificare il tutto)
4. Inconsapevole e competente:
EVVAI!!! Ormai questa abilità non ha più segreti per me! Senza sforzo e senza esserne consapevole (un po’ come quando si usa il cambio della macchina) la metto in pratica senza nemmeno far caso a quali ragionamenti sono necessari.
(Sono riuscito ad illuminare l’ombra dettate dalla mia paura e dalla mia fragilità!)
Segui i commenti su FaceBook!
Dietro un grande uomo c’è una grande ombra… le nostre paure e le nostre fragilità sono preziose” (Je suis l’autre)
“Dietro un grande uomo c’è una grande ombra… le nostre paure e le nostre fragilità sono preziose” (Je suis l’autre)
Visto che è tremendamente caldo (almeno qui in toscana…), facciamoci due risate all’ombra dell’ombra! E magari anche un piccola riflessione…
Quante volte pensiamo che le nostre paure, le nostre fragilità, sono da nascondere?
Ma ne siamo veramente sicuri? Oppure non abbiamo gli strumenti giusti per capire quello che ci stanno veramente raccontando di noi stessi?
E che potrebbero essere degli alleati fantastici per noi?
Buon fine settimana!
PS. Un grazie enorme all’Amico che mi ha inviato questa vignetta!!!!
“Quello che hai paura di fare è un chiaro indicatore della tua prossima cosa da fare” (Anthony Robbins)
“Quello che hai paura di fare è un chiaro indicatore della tua prossima cosa da fare”
(Anthony Robbins)
Intensa come affermazione!
Ma può far riflettere su cosa può essere “bloccante”…
Buona giornata!
“Le ipotesi condizionano l’osservazione.
L’osservazione genera la convinzione.
La convinzione produce l’esperienza.
L’esperienza dà vita al comportamento, il quale a sua volta conferma le ipotesi.”
(Anthony De Mello – La preghiera della rana)
“È una foto vecchia… scattata prima della mia psicoterapia”
“Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla”. (Lao Tze)
“Per una vita sana bisogna ridurre lo stress, per ridurre lo stress, per ridurre lo stress servono le vacanze, per le vacanze servono i soldi. Morirò di stress”
Fantastico! Un grazie enorme all’amico che me li invia!
Segui i nuovi commenti su FaceBook!
“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo… (Haruki Murakami)
“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.”
(Haruki Murakami)
“Signore, se hai ascoltato la mia preghiera dammi un segno!”
Buon inizio di settimana!
Segui i nuovi commenti su FaceBook!
La pazienza è quella cosa che, sotto pressione, prima o poi diventa un vaffanculo. (Roberta Yang)
La pazienza complicata! Buon sabato di relax a tutti.
Lo psichiatra è un tizio che vi fa un sacco di domande costose che vostra moglie vi fa gratis (Woody Allen)
Troppo simpatica!
Il nostro condominio interno – Gli archetipi
Un simpatico sistema per conoscere le nostre sfaccettature è guardarle con la lente degli Archetipi.
Carol S. Pearson propone ed individua 12 forme archetipiche come una sorta di mappa interna per prepararsi ad affrontare il viaggio eroico.
L’Innocente che si apre alla vita, l’Orfano che inizia a costruire da sé, il Guerriero che protegge ciò che ha costruito, l’Angelo Custode che si permette di aiutare gli altri, il Cercatore che soddisfa il nostro bisogno di ricerca, l’Amante che si apre per far posto ad un altro, il Distruttore che ha il coraggio di tagliare ciò che ci danneggia, il Creatore che libero da ogni vincolo inventa stadi nuovi, il Mago che alchemicamente sintetizza l’unione del visibile con l’invisibile, il Saggio che con la sua sapienza salomonica avvisa di ciò che il regno ha bisogno, il Sovrano che amministra e guida il nostro regno ed il Folle perché in ognuno di noi c’è il desiderio di fare delle follie che siano per tutti.
Ma le forze archetipiche positive espresse in precedenza, potrebbero essere lette in modo diametralmente opposto.
L’Innocente che ha paura della vita, l’Orfano che si fa sfruttare, il Guerriero che si sente debole, l’Angelo Custode che è in realtà un egoista, il Cercatore che si confà a ciò che ha, l’Amante che si chiude per paura, il Distruttore che annienta tutto ciò che ha attorno, il Creatore che non trova una lavagna dove scrivere, il Mago che opera in negativo, il Saggio che non sa e non vuole dire niente, il Sovrano che fomenta il caos nel regno ed il Folle che non ha più vitalità.
Tramite un test specifico è possibile verificare (ovviamente a livello puramente indicativo e non definitivo) in che modo la singola figura archetipica lavora dentro di noi. In questo modo potremmo avere una prima mappa di base sulla quale effettuare le nostre riflessioni.
In fondo alla seguente pagina (con alcuni approfondimenti in più), c’è il test da scaricare.
https://www.iltuocounselor.it/…/il-nostro-condominio-intern…/
A disposizione per qualsiasi informazione!
Buon lavoro.
Il nostro condominio interno – Gli archetipi
Un simpatico sistema per conoscere le nostre sfaccettature è guardarle con la lente degli Archetipi.
Diventa facile identificare quello che facciamo, quello che vorremmo, il nostro cammino, il nostro viaggio, con dei riferimenti archetipici che ci entusiasmano ed emozionano.
Come quello dell’Eroe, che è un mito classico e senza tempo e ci unisce idealmente a tutti gli Eroi che ci hanno preceduto e che ci succederanno. È il mito che ci permette di affrontare il balzo temerario nell’oscurità e nell’ignoto e che ci permetterà di avere la forza per affrontare il drago quando si presenterà.
“Nel mito classico, la salute del regno rifletteva la salute del Re o della Regina. Quando il Sovrano era ferito, il regno si inaridiva. Occorreva che un eroe intraprendesse la ricerca, trovasse un oggetto sacro, e tornasse per guarire o reinsediare al suo posto il Sovrano.” (1)
Come nella leggenda del Graal e del viaggio di Parsifal.
“Ciò che il Sacro Graal simboleggia è la più alta impresa spirituale nella vita di un uomo. In ogni vita c’è una grande impresa da compiere e ogni vita riceve un dono dal Graal.” (2)
Se noi estendiamo il concetto di regno in senso geografico, ad un concetto nostro, interno, diventa facile comprendere come noi possiamo diventare l’Eroe di noi stessi, in modo da poter guarire il nostro Re o la nostra Regina malati.
Carol S. Pearson propone ed individua 12 forme archetipiche come una sorta di mappa interna per prepararsi ad affrontare il viaggio eroico.
L’Innocente che si apre alla vita, l’Orfano che inizia a costruire da sé, il Guerriero che protegge ciò che ha costruito, l’Angelo Custode che si permette di aiutare gli altri, il Cercatore che soddisfa il nostro bisogno di ricerca, l’Amante che si apre per far posto ad un altro, il Distruttore che ha il coraggio di tagliare ciò che ci danneggia, il Creatore che libero da ogni vincolo inventa stadi nuovi, il Mago che alchemicamente sintetizza l’unione del visibile con l’invisibile, il Saggio che con la sua sapienza salomonica avvisa di ciò che il regno ha bisogno, il Sovrano che amministra e guida il nostro regno ed il Folle perché in ognuno di noi c’è il desiderio di fare delle follie che siano per tutti.
Ma le forze archetipiche positive espresse in precedenza, potrebbero essere lette in modo diametralmente opposto.
L’Innocente che ha paura della vita, l’Orfano che si fa sfruttare, il Guerriero che si sente debole, l’Angelo Custode che è in realtà un egoista, il Cercatore che si confà a ciò che ha, l’Amante che si chiude per paura, il Distruttore che annienta tutto ciò che ha attorno, il Creatore che non trova una lavagna dove scrivere, il Mago che opera in negativo, il Saggio che non sa e non vuole dire niente, il Sovrano che fomenta il caos nel regno ed il Folle che non ha più vitalità.
Ovviamente, tra le due rappresentazioni, esistono innumerevoli sfumature di intrecci possibili (Innocente in luce con Orfano in ombra e Guerriero in ombra con Angelo Custode in luce, ecc. ecc.).
Tramite un test specifico è possibile verificare (ovviamente a livello puramente indicativo e non definitivo) in che modo la singola figura archetipica lavora dentro di noi. In questo modo potremmo avere una prima mappa di base sulla quale effettuare le nostre riflessioni.
Test da scaricare.
Per qualsiasi cosa, sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento!
Sia via telefono, mail e skype.
Buon lavoro.
(1) “Risvegliare l’Eroe dentro di noi “. Pag. 13. Ed. Astrolabio 1991
(2) Joseph Campbell. “Riflessioni sull’arte di vivere”. Pag. 62. Ed. TEA 1991
Breve nota sulla PNL (Programmazione Neuro Linguistica)
La Programmazione Neuro-Linguistica ricerca quanto concerne tra come pensiamo (neuro), come comunichiamo, sia in modo verbale che non verbale (linguistica) ed i nostri schemi di comportamento ed emozioni (programmazione).
In PNL ci sono alcuni principi base.
– Tu: il tuo stato emozionale e il tuo livello di abilità.
– Le presupposizioni: i principi della PNL
– Rapport: la qualità della relazione
– Obiettivi: sapere ciò che vuoi.
– Feedback: Come saprai che hai raggiunto ciò che vuoi?
– Flessibilità: se ciò che stai facendo non funziona, fa qualcosa d’altro.
Alcune presupposizioni importanti per una comunicazione efficace sono le seguenti:
– Rispetta il modello del mondo dell’altro
– Le risposte che ottengo dipendono dalla mia comunicazione
– Ogni comportamento ha un’intenzione positiva
– Ognuno ha tutte le risorse di cui ha bisogno
– Ognuno fa sempre il meglio che può nel momento presente
– Non esistono errori ma feedback
Simpatiche vero queste presupposizioni?
Le persone più belle che abbiamo conosciuto sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza, lo sforzo, la perdita e hanno trovato la loro via per uscire dal buio. Queste persone hanno una stima, una sensibilità, e una comprensione della vita che le riempie di compassione, gentilezza e un interesse di profondo amore. Le persone belle non capitano semplicemente; si sono formate. (Elisabeth Kubler Ross)
Le persone più belle che abbiamo conosciuto sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza, lo sforzo, la perdita e hanno trovato la loro via per uscire dal buio. Queste persone hanno una stima, una sensibilità, e una comprensione della vita che le riempie di compassione, gentilezza e un interesse di profondo amore. Le persone belle non capitano semplicemente; si sono formate. (Elisabeth Kubler Ross)
Quando pensi di avere tutte le risposte la vita ti cambia tutte le domande
Accetta il consiglio (per questa volta)
Accetta il consiglio (per questa volta)…
Il monologo finale di The Big Kahuna è sempre un must da vedere, ascoltare e leggere… Per ricordarci di come tutto assume una prospettiva diversa in base a come lo guardiamo…
“Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare! Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi, tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto, e in un modo che non puoi immaginare adesso. Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa’ una cosa, ogni giorno che sei spaventato. Canta!
Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l’invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d’amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant’anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E’ il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla! Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita, perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po’, ma lasciala prima che t’indurisca. Vivi anche in California per un po’, ma lasciala prima che ti rammollisca.
Accetta alcune inalienabili verità: i prezzi aumenteranno. I politici saranno donnaioli. Anche tu diventerai vecchio. E quando lo diventerai, fantasticherai che quando eri giovane, i prezzi erano ragionevoli, i politici onesti e i bambini rispettavano gli anziani.
Rispetta gli anziani.
Non aspettarti che qualcuno possa aiutarti. Forse hai un fondo fiduciario. Forse avrai una moglie ricca. Ma non si sa mai quando uno dei due potrebbe esaurirsi.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant’anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio, per questa volta!”
Di seguito la versione del film
https://www.youtube.com/watch?v=1DE2IjeT_zM
Questa è la verità (Questo è vero, questo è vero, questa è la verità)
Questa è la verità (Questo è vero, questo è vero, questa è la verità)