“Il passato è terribilmente reale e presente e afferra chiunque non sappia riscattarsi con una risposta soddisfacente.” (Carl Gustav Jung)
Rimanendo in qualche modo sulla tematica di ieri, oltre alle ferite ci possono essere stati anche altri eventi che ci hanno “condizionato”…
Cosa possiamo fare affinché quella risposta sia “soddisfacente”?…
Un primo tentativo potrebbe essere quello di “guardare” con “lenti” diverse ciò che è accaduto.
Come se guardassimo in terza persona un qualcosa che è accaduto ad altri.
Cosa posso prendere di “utile” da ciò che vedo?
Cosa posso “imparare” da ciò che è accaduto?
È vero, non sempre questo è possibile farlo da noi… e non sempre è “facile” farlo anche con altri, ma posso iniziare a “incrinare” quello che ha “rappresentato” per me quell’evento e provare a dargli un altro senso.
Cosa ne pensate?
Vi è mai successo di farlo da voi o di esservi fatti aiutare in questo?
Buona giornata!
Leggi cosa possiamo fare assieme
Scrivimi, ti rispondo velocemente
58 Comments
Rispondi a Francesca Trovato Annulla risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.
Il passato…quello recente… è al mio fianco… lo sento che vuole assillarmi… ma sto allungando il passo per staccarlo sempre di più da me…
Lui forse come un velo .. sarà sempre lì comunque… ma sempre più lontano.. . Ne sono convinta…. devo esserlo!
Buongiorno Sabrina. Intensa come riflessione… Ed è un bel “momento” quello che stai vivendo.. Quello in cui si decide di “partire”. Il cammino non sarà semplice, come non lo sono tutti i cammini, ma passo dopo passo vedrai tante cose nuove… Ogni tanto, prova a voltarti indietro solo per vedere quanto hai camminato e non per vedere da “dove” sei partita… Quello può dare il senso di tutto quello che stai facendo. Buona giornata e… buon cammino!
Grazie e buona giornata!
Finché si rimane attaccati al passato si vive nell’Ombra dei tuoi traumi, il primo libro che mi ha portato su questo cammino è le “Vostre zone erronee”…e qui è iniziata la mia voglia di Luce, ma quanti altri errori ho fatto prima di capire che era arrivato il momento di Voler Veramente Guarire!
Bella osservazione Giusy… “voler veramente guarire”… Proprio così… sembra strano, ma talvolta non lo vogliamo… Grazie! Buona giornata.
Il passato è passato, non esiste più. Non puoi modificare in nessun modo ciò che è stato. Puoi soltanto decidere di usare il presente per creare un buon futuro
E questo sarebbe esattamente ciò che serve Barbara… una bella consapevolezza per proseguire! Bello…
Di solito mi rispondono che sono negativa. Secondo me no perché è una sola e mera considerazione della realtà. Come fai a tornare indietro nel tempo? Come disse la tartaruga nel cartone animato, il passato non c’è più, il futuro ancora non c’è. Puoi vivere solo la consapevolezza del tuo presente
Grazie Barbara!
Buongiorno Federica Xini
Non “leggo” negatività in quello che scrivi Barbara, forse “distacco”, ma su queste tematiche penso che sia il modo giusto di porsi. Quello che è importante è che non finisca in “cinismo” (potrebbe essere una cosa che a lungo andare crei delle problematiche interne a chi ha un animo sensibile)
Definisci “cinismo” please
Quando diventiamo “freddi” ed “indifferenti” a tutto.
Bene, allora direi che già ci siamo
Allora stai attenta che il “distacco” non diventi a lungo andare un qualcosa che ti “isoli”. Può sembrare un controsenso, ma in qualche modo noi “viviamo” anche di ciò che è esterno a noi poiché “alimenta” parti di noi. Un isolamento, alla lunga, potrebbe portare ad un “impoverimento” interno.
Potresti avere ragione. Ci rifletterò. Ci sono solo tre cose che letteralmente mi terrorizzano e una di queste è l’attaccamento. Ho già provato cosa significa perdere e decisamente non mi è piaciuto
Comprendo Barbara…
Per questo motivo preferisco la ragione al sentimento
Forse ti è necessario in questo momento (ed allora va bene così). Tieni solo attenzione al fattore isolamento.
Difficile da spiegare ma ecco sto da sola in mezzo alla gente. Vivo tra la folla ma è come se non la sentissi. La vedo, la ascolto ma non mi tocca. Mi pare di vivere perennemente dentro la “bolla” di protezione che faticosamente ho costruito. Sono guarita o mi sono ammalata? Boh
Ottima domanda! Magari la possiamo approfondire in privato…
il passato ferisce il nostro cuore che prima del corpo ” invecchia “
Se non “interveniamo” in qualche modo si… può accadere… ma si può fare veramente tanto affinché non accada. Buona giornata Stefania.
serena giornata A te.
Penso che risolvere e affrontare le situazioni di vita spetta a “Noi Stessi ” nessuno ci conosce meglio di altri
Vero Stefania… stando attenti però a quei “piccoli” sabotatori interni che potrebbero non “volerci” far vedere tutto…
Finché non ci sganciamo dalle “zavorre ” dei condizionamenti il passato sarà sempre un passato / presente che condiziona un presente/ futuro. In pratica non riusciamo a vivere nessun tempo. Lasciando andare invece conquistiamo il.presente che è il reale tempo in cui viviamo. Qui e ora.
Molto “reale” il tuo commento Enza! Eh si… il concentrarsi sul qui ed ora ci mette sempre nella condizione di “godere” di ciò che viviamo. Attimo per attimo… senza condizionamenti per il presente/futuro… Grazie! Buona giornata.
Grande maestro il passato che spesso allunga i suoi tentacoli per tenerti condizionata da quello che ha provocato dentro e intorno a te. Ma la voglia di vivere quello che senti veramente di essere e’ stato Più forte e ti porta avanti nel desiderio di costruire nuovi orizzonti
Molto intensa la tua riflessione Giuseppina… Ed è proprio vero… quella voglia di vivere “veramente” è una fantastica “molla” per andare verso quei nuovi orizzonti… Grazie! Buona giornata.
Il passato.. è quello che ci ha portato dall’oggi. Rinnegarlo non serve a niente.. rimpiangerlo nemmeno. Ci può servire a costruire il nostro presente e il nostro futuro.. con la possibilità di scegliere cosa salvare e portare avanti e cosa ormai non ci appartiene più.. sbagliando ancora sicuramente, ma sapendo che ogni cosa ci può portare nuove consapevolezze..
Buona giornata!!
Sagge parole Daniela… Giusto, con semplicità lo possiamo “guardare” e prendere quello che ci è utile. In modo da non rimanerne ingabbiati… ma liberi di vivere nuove esperienze… Grazie! Buona giornata.
Bellissime parole molto profonde Daniela io del passato cerco di ricordare i momenti felici o sereni e quelli brutti dopo averli elaborati li lascio andare per vivere il mio presente più serenamente possibile.
.vivere l attimo presente giorno per giorno ringraziando il Cielo per ogni giorno di vita che ci dona!!!!
Grazie Rosanna Turetta, è vero tutto il passato ci è utile.. che sia bello o brutto..tutto ci insegna.. per vivere serenamente l’oggi!
Molto bello Rosanna… in questo modo riesci a “godere” delle anche delle piccole cose quotidiane….
Ho la convinzione che questo post possa aiutare moltissime persone che…ancorate al loro passato, non hanno mai avuto il coraggio o la forza di riscattarsi. Personalmente un po’ ho fatto da sola ed un po’ mi sono fatta aiutare…senza reticenze…e sono immensamente grata a chi e’ stato in grado di tendermi una mano…al momento giusto…intelligentemente, senza coercizioni o obliterazioni. Chissa’?…non e’ escluso che si possa diventare anche “compagni di cordata”. Bene! Come, forse tutti sappiamo, esistono i Colori Primari ed i Colori Complementari…e’ bellissimo sentirsi Colore Primario…ma altrettanto bello e’ sentirsi Colore Complementare…effettuare la mescolanza! Faccio un esempio…il Giallo ed il Ciano (azzurro)sono colori primari…mescolati insieme danno il Verde!!! Il Giallo ed il Rosso danno l’Arancio…mentre il Rosso ed il Ciano danno il Viola. Molto importante la Complementarieta’
…e credo che Jung ed i suoi seguaci, ne siano maestri!!!
Huao!… Bellissimo esempio hai apportato Marina… Eh si, il “riscatto” passa prima di tutto dalla voglia di effettuarlo… può sembrare “banale”, ma non lo è affatto…
Assolutamente no! Molti pero, hanno voglia di farlo ma non sanno come, ne’ a chi rivolgersi…poi pero’, poco a poco, vengono fuori tutte le risposte. L’importante, secondo me, e’ “sapere cosa si cerca”…e dopo un po’ ci accorgiamo che la cosa cercata e’ li’, davanti a noi…o ci sta venendo incontro!!! Buona giornata Capitano!!!🌼🌸🌞🌸🌼
Verissimo!… una volta scoperto il “cosa”, il “come” diviene più semplice… Buona giornata anche a te!
Molto profondo l’argomento ! Io stò sperimentando un nuovo modo di rapportarmi alle problematiche del passato . Cerco di distaccarmi al di sopra degli eventi scorsi, delle parti …e pure da me! Riesco a vedere sotto una luce serena e obbiettiva quello che sono stati gli errori che hanno provocato situazioni di dolore ! Oggi , grazie a ciò, riesco a valutare fatti e persone con maggior duttilità , fiducia , flessibilità e…un coinvolgimento minore nei confronti della negatività ! Spero di essere comprensibile….perchè è difficile , a volte , dar voce a concetti tanto intimi e profondi !
Perfettamente comprensibile Francesca… Ed è un ottimo sistema per “guardare” gli eventi… Il “giusto” distacco ci mette nella condizione miglior per “valutare” e prendere ciò che di positivo è stato. Grazie!
Grazie a te !
Il dolore si attraversa…..un bel respiro un sorriso sul tuo volto e vai avanti. ……. la vita è questa…COGLI L ATTIMO quando c’è l occasione <3
Fantastico modo Graziella di affrontare il dolore… col sorriso sul volto… sono convinto, nel tuo caso, che non è una maschera… ma la fiducia che si può attraversare…
E inutile piangersi addosso
Positivi sempre…almeno ci provo..e ci riesco
Fatto con altri, da sola ho maturato pensieri ed osservato i cambiamenti che il lavoro con altri portava. Ho osservato ed ascoltato la mia consapevolezza. Però, un pensiero per tutti noi: qualunque sia il dolore, siamo cresciuti e dobbiamo risollevarci asserendo che è passato. Oggi è oggi. Jung ha ragione: serve una risposta soddisfacente che ci riscatti. Allora creiamola. ❤❤
Verissimo Concetta… in qualche modo, se vogliamo forzare il concetto, siamo comunque “sopravvissuti”. E già questo non può che essere di per sé un valido aggancio emotivo per sapere che ce la possiamo fare ancora… E se per camminare ancora più leggeri è importante individuare una risposta soddisfacente…. forse il crearla potrebbe essere più “semplice” di quanto pensiamo! Creiamola!
Pronta!!!
Ciao, mi chiamo Marina e non so nemmeno io perché mi sia messa a scrivere. L’argomento m’interessa molto. Sono inoltre rimasta colpita dal commento che la persona mia omonima ha scritto a proposito del dipinto di Moner. Ricordate?
Anch’io ho “studiato” pittura e sono affascinata dai rflessi. Vorrei soltanto aggiungere che soffro da ormai cinque anni di una brutta e non bene identificata forma di artrite reumatoide che ha colpito soprattutto le mie mani. Questo mi rende quasi del tutto inetta e disperata. In passato ho subito diversi traumi in ambito familiare che ho tentato di rielaborare attraverso la psicoanalisi. Ma, nonostante gli sforzi, il passato continua a riaffiorare e mi tiene prigioniera. È come se il dolore psichico si sia trasformato in dolore fisico e quella che prima era “impotenza” mentale oggi è impossibilità fisica.
Voi cosa ne pensate?
Un saluto,
Marina
Buongiorno Marina, prima di tutto grazie della tua condivisione. È interessante come tu metta in relazione il dolore psichico con quello fisico. Seguendo la tua ipotesi, mi sorge una domanda: secondo te ci può essere una relazione tra il non “afferrare” (o quello che non ti permette di fare l’artrite) fisico con quello che hai passato nello “psichico”? Se vuoi rispondermi in privato, inviami pure una mail (oppure un messaggio diretto dalla mia pagina Facebook). Grazie e buona giornata.