“Cio che neghi ti sottomette. Ciò che accetti ti trasforma” (Carl Jung)

Posted on Gen 2, 2017 in Blog, Riflessivo | 60 comments

“Cio che neghi ti sottomette. Ciò che accetti ti trasforma” (Carl Jung)

"Cio che neghi ti sottomette. Ciò che accetti ti trasforma" (Carl Jung)

Una storia iniziatica che ritroviamo sia nella tradizione islamica sia in quella ebraica nasconde sotto il nome di “Maestro” il Dio interiore.
Un discepolo bussa alla porta del Maestro.
“Maestro, mi apra!”
“Chi è?”
“Io!”
“Qui non c’è posto per te!”
Il discepolo se ne va e dopo un po’ di tempo ritorna.
“Maestro, mi apra!”
“Chi è?”
“Ma io!”
“Vattene!”
Molto tempo dopo il discepolo insiste.
“Maestro, mi apra…!”
“Chi è?”
“Tu.”
“Entra.”
(Alejandro Jodorowsky – Cabaret mistico)

Avevo letto questo libro molti anni fa… ed è stato un vero piacere rileggerlo e condividere alcuni passi.

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60 Comments

  1. Bellissimo!! ☺️

  2. Vero ……. io tipo Aiazzone……. provare per credere ……..

  3. Bellissima, ciao Pippo.

  4. Buongiorno Franco.. grazie ☝

  5. Voglio accettare…

  6. Interessante!!!

  7. Grazie

  8. Stratosferico!!!!!

  9. Ti racconto una storia: c’era una ragazza, ritenuta da tutti brava e capace, ma con un carattere tendente al rimurgino. Questa caratteristica ha fatto sì che la vita è diventata dura, nel tempo. Lei non capiva, si dava tanto da fare ma, ad ogni critica, ostacolo, parere contrari a lei ed alle sue tematiche partiva il rimurgino sul fatto che “gli altri non avessero capito”. Triste è stata la vita, fino a quando ha raggiunto la consapevolezza dell’accettare quello che arriva dall’esterno. Accettare non significa assoggettarsi, ubbidire, significa più fare nostro un punto di vista diverso, quindi, amiate la visione, anche sui dinieghi negativi e forti. Perché arriva una critica forte, un “no” inaspettato? Per darci la possibilità di fermarci e riflettere su un cambiamento necessario. L’universo comunica attraverso le vie più infinite.

    • È una bella storia Concetta… che parla a molti. “per darci una possibilità di fermarci e riflettere”… Molto bello… molto profondo… molto vissuto… Grazie!

    • Grazie Concetta ….questa storia vuole far capire l accettazione ?…..forse non riesco molto a comprendere xche mi trovo a questo punto proprio…..è proprio questo l insegnamento ….e cioè solo l accettazione x poi andare oltre ?

    • Secondo me l accettazione arriva a un certo punto della vita…. si arriva a capire con l esperienza….

    • Ciao Luisella I sciato, grazie per il tuo commento. L’accettazione é solo l’inizio di una riflessione che ci fa vedere sempre di più in noi stessi ma anche all’esterno. Noi siamo il nostro centro, ma non siamo il centro dell’universo assoluto. Cercare di accettare significa comprendere, ed essere sereni. Ti sembra poco? Un abbraccio 🙏🙏💝

    • Ciao Lucia Luciana Nardi, l’esperienza personale è indispensabile. Esperire, dicevano gli antichi Maestri. Lasciami aggiungere la riflessione e la possibilità di condividere i propri pensieri con chi può aiutarci a percorrere il cammino più adatto al nostro momento. A presto 🙏🙏💝

  10. Grazie Concetta ,accettare è la parola chiave e tutto cambia hai saputo spiegarlo benissimo. Grazie Franco è stato tutto molto utile. Un abbraccio

  11. straordinaria metafora! grazie

  12. Molto bella , permette di riflettere a quanto spessore diamo all’ Io , grazie

  13. Sera , cortesemente mi puo’dare il titolo dì questo libro . grazie .

  14. Sembrerebbe un versetto bibbluco .

  15. Ché bel brano da condividere
    Significa Che quando e’ tornato era pronto x entrare a sua insaputa.
    L’ esperienza ha fatto il suo dovere
    Buona giornata

  16. Che cosa boleva dimostrare il maestro non facendolo entrare…..non mi è molto chiaro il tutto

  17. La mia trasformazione he la perseveranza, per accettare gli cambiamenti!!!!❤ buona serata Franco!!!!

  18. bellissima

  19. Jung vuole farci metabolizzare cose che non abbiamo ancora digerito….
    Riflessione profonda e quanto mai vera…

    • Proprio vero Vilma… Questa riflessione è una “piccola” chiave che ci può permettere di aprire veramente tante porte… Sta a noi trovarla ed “usarla”…

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