“Non desiderare o temere le cose che dipendono da te.” (Epitteto)

Posted on Gen 4, 2017 in Blog, Riflessivo | 62 comments

“Non desiderare o temere le cose che dipendono da te.” (Epitteto)

"Non desiderare o temere le cose che dipendono da te." (Epitteto)

“Non desiderare o temere le cose che dipendono da te” (Epitteto)

Tratto sempre dal ”Manuale di Epitteto” – “Encheiridion” (nella versione curata da Claudio Buffa in Riflessioni.it), su questo punto mi ci sono trovato in difficoltà… Perché mai non dovrei desiderare le cose che dipendono da me?

“Perché se bramerai qualcosa che é al di fuori del nostro potere, non potrai essere fortunato, e delle cose che si possono desiderare, non ce ne sono veramente di cose degne da ottenere.”

Eccolo la! “Al di fuori del nostro potere”…
È vero che esistono centinaia di testi in cui ci spingono a trovare il “potere in noi”, a “realizzare i nostri sogni”…

Ma nessun testo ci potrà mai far diventare dei recordman sui 100 metri se… non ne abbiamo le caratteristiche.

Quindi, se “non è in nostro potere”…
Buona giornata!

“Ricordati che lo scopo del desiderio é di appagare ciò che si desidera, e l’intento dell’avversione é quello di rifiutare ciò che si detesta. Per cui si pensa che quello che non ottiene ciò che desidera, sia senza fortuna; e quello a cui capiti ciò che detesta, abbia cattiva fortuna. Ora se l’animo tuo eviterà, tra le cose che sono in nostro potere, quelle che possono dichiararsi contro natura, non ti capiterà mai di dolertene. Ma se si sarà volti a schivare i morbi, la povertà, la morte, si avrà cattiva fortuna. Astieniti dunque dall’avversione per quelle cose che non riguardano la tua sfera personale, ed usala rispetto alle cose che é nel numero di quelle che sono in tuo potere, sono contro natura. Dal desiderio, per ora, ti asterrai completamente. Perché se bramerai qualcosa che é al di fuori del nostro potere, non potrai essere fortunato, e delle cose che si possono desiderare, non ce ne sono veramente di cose degne da ottenere. Pertanto non consentirai a te stesso se non i primi movimenti e le prime inclinazioni dell’animo a desiderare o schifare, purché‚ siano lievi, condizionali, e senza nessun impeto.”

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62 Comments

  1. Vero…… Ma altrettanto vero può’ essere …… come diceva N.Mandela …..vincenti sono i sognatori che non si sono mai arresi…… quindi …..

  2. Con consapevolezza dei miei limiti e delle mie risorse però posso realizzare il sogno che posso permettermi, senza per forza dolermi del risultato. Non diventerò una recordwomen dei 100 m, ma perchè non partecipare alla gara?

  3. “Non desiderare o temere le cose che dipendono da te”…”Al di fuori del nosrto potere”!!! Se, come diceva Socrate, “Conosci te stesso”, allora conosci anche i tuoi limiti. Certo che desiderare l’inarrivabile, puo’ farci stare male se non si conoscono i propri limiti. Lo “spaccone” lo si riconosce subito…tenta di convincere gli altri…e forse anche se stesso, dei suoi “super poteri” ed e’ cosi che si rende ridicolo! Non attendibile! Conoscere ed apprezzare i propri limiti invece, ci stimola a migliorarci…a cercare di fare sempre del nostro meglio, cercando di raggiungere ed ottenere la “nostra eccellenza”…ma bisogna avere l’umilta’ di saperlo riconoscere. Il nostro limite, credo possa essere considerato “in divenire”…prendiamo l’esempio del centometrista, che a seguito dei suoi esercizi di resistenza, migliora di qualche secondo…bene! Ben venga!!! Ma se conincia a desiderare, e quindi a “montarsi la testa” che diventera’ il campione del mondo…allora la vedo dura!!! Diventera’ campione del mondo colui il quale ha tutte le caratteristiche per poterlo diventare. Spesso restiamo delusi per un traguardo a cui non siamo riusciti ad arrivare nella nostra vita, ne restiamo frustrati, amareggiati…ma avevamo le caratteristiche per ottenerlo? Migliorare noi stessi e’ costruttivo…ma illudendoci di diventare “il migliore” puo’ arrecare un grosso danno alla nostra psiche. Durante la lettura de “Il Folle” di Carol S. Pearson, ho trovato questa frase che mi ha colpita molto: ” Il Folle ombra si esprime anche nella pazzia, quando l’Io cede e l’inconscio invade disordinatamente la ciscienza”. Credo che il nostro compito sia quello di avere un “Io” solido, proprio al fine di evitare “interferenze” pericolose.

  4. Complicato…..

  5. Non vedo perché dovrei avere terrore dei miei limiti….a volte potresti metterti in gioco e scoprire mondi migliori.

  6. riconoscere quello che è fuori dalla mia portata,mi consente di individuare sempre di più la mia personale realizzazione’

    • Molto interessante come osservazione Patrizia. In effetti, una buona conoscenza di noi ci mette nella condizione di effettuare le scelte più opportune. Grazie e buona giornata.

  7. Bellissima prospettiva… grazie

  8. Se lo vuoi … PUOI☺ secondo la legge di attrazione si può tutto, ma … attenzione! Tutto ciò nell’amore, con amore e per l’Amore sempre per il bene nostro, e del nostro prossimo Buongiornooooooo kissetto Namaste’⭐

  9. Nn sono d accordo ,la sfida ci deve essere e con noi stessi ,chi stabilisce i limiti?Mi è successo di sorprendermi superando quelli che ritenevo i miei limiti, sopra ogni aspettativa.Desiderare nn è per forza bramare

    • Vero Sandra. Ma se riusciamo a fare “qualcosa”, in qualche modo è “già” dentro le nostre possibilità. È importante quindi sperimentare, sapendo però che potrebbe non avere il “successo” che ci aspettiamo. In questo modo riusciamo a mantenere un “giusto” distacco evitandoci eventuali “depressioni” nel caso non ci riuscissimo. Ma concordo con te che la “sfida” a noi stessi è importante!

  10. Caspita che rompicapo!!! Però, sta un po’ al mio buonsenso desiderare quello che effettivamente posso ottenere, o no? Però…Non si cade nell’inganno di desiderare poco perché convinti di avere limiti ristretti? Allora: allargo i miei orizzonti o mi pongo limiti? Inizia in salita la giornata scelgo la sfida

  11. Buongiorno Franco .Tanta roba ,dovremmo fluire in un movimento naturale in un ambiente completamente artificiale…..facciamo il possibile è cosa difficile tutto ció 🙂

  12. Se ho capito, se io non ci provo a buttarmi, quello non desiderato, non mi appartiene, pero se io ci provo sara di mia appartenenza!!!! Buona serata Franco!!!!

  13. Buona serata Counsoler

  14. In poche parole vivere…partecipare…esistere…così come siamo… consapevoli dei nostri limiti e nel contempo della nostra natura mutevole. L’esperienza di oggi ma fa essere questo ma domani chissaà…chissà cosa incontro…chissà come potrei essere. Non nego che i miei limiti sono spesso scuse…ed è così straordinario quando la vita mi “scopre”. Buona serata Franco

    • Huao!!! Che bello il concetto del farsi “scoprire” dalla vita Lucy! Ed è proprio nella costante “apertura” ad essa che possiamo scoprire delle risorse inaspettate… Buona serata anche a te!

  15. Bello il commento di Marina Novelli dello scorso anno. Conoscere i limiti ci aiuta a migliorarci..
    È una bella spinta.. è l’entusiasmo che ci muove.. bello!!

  16. Mi sono ammalata per aver desiderato qualcosa che non era nel mio sentire, ora mi godo questo momento e rientro in me… Altra lezione imparata!

  17. Perché dovrei temere cose che dipendono da me?”se voglio posso” si dice,….è pur vero che possono esserci circostanze negative che ci impediscono di raggiungere l’obbiettivo,ma a quel punto sta a noi perseverare…..

  18. Grazie

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