Jacopo Della Quercia – Monumento sepolcrale di Ilaria del Carretto (1406 – 1408)
Lucca, Cattedrale di San Martino.
Marina Novelli
wwww.marinanovelli.it
Jacopo Della Quercia e’ uno scultore senese partecipante anch’egli al Concorso per il Battistero di Firenze, di cui abbiamo parlato ieri…il suo stile e’ avverso al linearismo calligrafico tradizionale a cui preferisce la plastica serrata di Giovanni Pisano.
Delicata ma precisa in ogni dettaglio e’ la scultura di Ilaria del Carretto, splendida figura quattrocentesca purtroppo deceduta dando alla luce la sua secondogenita e magistralmente scolpita appunto sulla sua tomba, su commissione di suo marito; conservata in quel di San Martino a Lucca.
Il sarcofago e’ contornato, lungo tutto i suoi quattro lati, dai tipici genietti reggi-corona con palesi riferimenti allo stile classico; la testa di Ilaria, invece, e’ delicatamente rialzata dal guanciale consentendoci di goderne la sua bella forma ovale, elegantemente chiusa nel “cercine” che ne evidenzia la luminosita’ dell’espressione. Anche le pieghe della veste contribuiscono a scandire le sue belle e giovani forme, irradiando delicatamente di luce tutto il suo corpo dolcemente disteso. La sovrapposizione delle sue mani, sottolinea le sue dita soavemente affusolate…morbide, ancora carezzevoli.
Cio’ che piu’ mi ha commossa e’ la presenza del cane posto ai suoi piedi…vivo, attento…pronto!
Credo che Jacopo abbia voluto, consapevolmente, ritrarre il cane in tutta la sua caratteriale fedelta’…sempre vicino ad Ilaria, concedendole tutto il suo amore incondizionato. Ma cio’ che fa da protagonista, anche se purtroppo non si vede in questa foto, e’ la coda del cagnolino…vezzosamente attorcigliata…a riccio! Una stravaganza artistica che consente al visitatore di esprimere anche con un sorriso, la straordinaria emozione dinnanzi a questa opera…che non genera un sentimento triste…ma vuole aspirare al “sublime”!🌼🌸🌞🌸🌼
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30 Comments
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Che spettacolo
Veramente Graziella!… Quando l’ho vista in quella Cattedrale ci sono rimasto a bocca aperta… Adesso sto aspettando il commento di Marina che ci racconterà anche la parte tecnica!
Troppo buono!🌼🌸🌞🌸🌼
Eccomi!
Jacopo Della Quercia e’ uno scultore senese partecipante anch’egli al Concorso per il Battistero di Firenze, di cui abbiamo parlato ieri…il suo stile e’ avverso al linearismo calligrafico tradizionale a cui preferisce la plastica serrata di Giovanni Pisano.
Delicata ma precisa in ogni dettaglio e’ la scultura di Ilaria del Carretto, splendida figura quattrocentesca purtroppo deceduta dando alla luce la sua secondogenita e magistralmente scolpita appunto sulla sua tomba, su commissione di suo marito; conservata in quel di San Martino a Lucca.
Il.sarcofago e’ contornato, lungo tutto i suoi quattro lati, dai tipici genietti reggi-corona con palesi riferimenti allo stile classico; la testa di Ilaria, invece, e’ delicatamente rialzata dal guanciale consentendoci di goderne la sua bella forma ovale, elegantemente chiusa nel “cercine” che ne evidenzia la luminosita’ dell’espressione. Anche le pieghe della veste contribuiscono a scandire le sue belle e giovani forme, irradiando delicatamente di luce tutto il suo corpo dolcemente disteso. La sovrapposizione delle sue mani, sottolinea le sue dita soavemente affusolate…morbide, ancora carezzevoli.
Cio’ che piu’ mi ha commossa e’ la presenza del cane posto ai suoi piedi…vivo, attento…pronto!
Credo che Jacopo abbia voluto, consapevolmente, ritrarre il cane in tutta la sua caratteriale fedelta’…sempre vicino ad Ilaria, concedendole tutto il suo amore incondizionato. Ma cio’ che fa da protagonista, anche se purtroppo non si vede in questa foto, e’ la coda del cagnolino…vezzosamente attorcigliata…a riccio! Una stravaganza artistica che consente al visitatore di esprimere anche con un sorriso, la straordinaria emozione dinnanzi a questa opera…che non genera un sentimento triste…ma vuole aspirare al “sublime”!
Fantastica anche oggi Marina!… Si… quando l’ho vista dal vivo, la cosa che mi aveva colpito è stato proprio la grazia di quel volto, le mani delicatamente appoggiate… a cui il cagnolino fedele guardava… Ti lascia una tenerezza bellissima… Grazie!!!
Io non ho ancora avuto la fortuna di vederla…ma credo proprio sia emozionante…sia nella sua grazia, sia nell’intenzione dell’artista!🌼🌸🌞🌸🌼
È bellissima… ed anche il contesto dove s trova contribuisce… Ho avuto la fortuna di essere solo a godermela!…
Si’, a volte, vedere delle opere d’arte in solitudine e’ davvero una gran fortuna…sei totalmente assorbito dall’opera stessa!!! Bravo Capitano!!!👏👏👏👏👏👏
Marina Novelli… stavolta sono riuscita a carpire prima del tuo commento.. quel sentimento vivo per niente triste dell’opera. Si percepisce in maniera trasparente la vivace fedeltà del cagnolino (deformazione professionale??)ai piedi di Ilaria. E sentimento vivo per le mani cosi raccolte e mordide…
Che bello!!! Grazie ancora!!!
Vero Daniela!!! Se non l’hai vista spero che un giorno tu possa andarci… Dal vivo quel cagnolino è “dolcissimo”…
Hai visto? …basta provarci!!!Ne sono feliciiiiiiiiisima!!!🌼🌸🌞🌸🌼
Una bella “deformazione professionale”!!!
Eh si!…
Grazie di cuore!❤
A te Marina!
Imponente, una vera opera d’arte!!!!✋
Vero Paula! Imponente…
Ci sono le sculture, poi c’è la scultura
Certo!… su questo nessun dubbio… è un punto di riferimento Vincenzo!…
Ho visto molte sculture, ma il fascino del cristo velato è incommensurabile, almeno per me 😊
Lo è anche per me Vincenzo…
È come le opere del Caravaggio, ogni volta che le guardi scopri nuovi particolari, non è mai uguale a se stessa 😊
Abbiamo gusti simili!
Penso che non sia tanto una questione di gusti, ma di cogliere la bellezza assoluta dei particolari 😊
Penso che rientri comunque nel “gusto”… ma è una mia sensazione…
Certo mi posso sbagliare, ma la bellezza assoluta la reputo universale
Infatti Vincenzo… è il termine “assoluto” che mi lascia un po’ perplesso…
Dici che sia meglio dissoluto? 😊
😂😂😂😂