Donatello – Giuditta e Oloferne (1457 – 1464)

Posted on Mag 4, 2017 in Arte e dintorni, Blog | 26 comments

Donatello – Giuditta e Oloferne (1457 – 1464)

Donatello - Giuditta e Oloferne

Donatello – Giuditta e Oloferne (1457 – 1464)
Firenze, Palazzo Vecchio

Marina Novelli
www.marinanovelli.it

Splendente nel suo orgoglio, Giuditta e Oloferne e’ una statua bronzea di Donatello, realizzata al tramonto della sua immane carriera di artista e conservata nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio a Firenze.
La testa barbarica di Oloferne qui ci appare nella sua piu’ rilassata espressione a seguito di un forte stato ubbriachezza a cui fa seguito la sua morte avvenuta violentemente. La vedova di Betulia, qui e’ espressa in tutta la sua fermezza, determinazione e femminile eroismo. Le sue vesti sono ricche in tutti i loro dettagli…eleganti…raffinate!
Questa opera e’ scandita in maniera inequivocabile in tutti i suoi lati, potremmo dire “a tutto tondo”, non lasciando quindi spazio all’immaginazione di chi guarda, ma delimitando il tutto in ogni particolare.
Il volto di Giuditta( soggetto molto decantato da artisti diversi) appare attonito, trasfigurato dallo sforzo e…con le labbra socchiuse, sembra volerne esprimere la fatica,…il respiro ancora affannato; mentre con la spada sembra inneggiare alla vittoria, brandendola in aria.
Vittoria!!! Vittoria sulla aggresiva bramosia…dove esplode il piacere della rinascita interiore…della liberazione…mista all’esplosione della assoluta purezza della percezione visiva.
Giuditta…antesignana di una storia che si ripete…ieri come oggi!!!Purtroppo!!!🌼🌸🌞🌸🌼

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26 Comments

  1. Azzzz

  2. Regina di spade????

  3. Dovro , quando sera posibile a Firenze, arrivera anche quell momento, dirvi STUPENDA !!!! ❤✋

  4. Corrusca!!!
    Splendente nel suo orgoglio, Giuditta e Oloferne e’ una statua bronzea di Donatello, realizzata al tramonto della sua immane carriera di artista e conservata nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio a Firenze.
    La testa barbarica di Oloferne qui ci appare nella sua piu’ rilassata espressione a seguito di un forte stato ubbriachezza a cui fa seguito la sua morte avvenuta violentemente. La vedova di Betulia, qui e’ espressa in tutta la sua fermezza, determinazione e femminile eroismo. Le sue vesti sono ricche in tutti i loro dettagli…eleganti…raffinate!
    Questa opera e’ scandita in maniera inequivocabile in tutti i suoi lati, potremmo dire “a tutto tondo”, non lasciando quindi spazio all’immaginazione di chi guarda, ma delimitando il tutto in ogni particolare.
    Il volto di Giuditta( soggetto molto decantato da artisti diversi) appare attonito, trasfigurato dallo sforzo e…con le labbra socchiuse, sembra volerne esprimere la fatica,…il respiro ancora affannato; mentre con la spada sembra inneggiare alla vittoria, brandendola in aria.
    Vittoria!!! Vittoria sulla aggresiva bramosia…dove esplode il piacere della rinascita interiore…della liberazione…mista all’esplosione della assoluta purezza della percezione visiva.
    Giuditta…antesignana di una storia che si ripete…ieri come oggi!!!Purtroppo!!!

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