“Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla sua perseveranza.” (Buddha)

Posted on Lug 24, 2017 in +100 Like FB, +200 Like FB, Blog, Riflessivo | 32 comments

“Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla sua perseveranza.” (Buddha)

"Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla sua perseveranza." (Buddha)

“Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla sua perseveranza.” (Buddha)

Buddha

Buddha

Molto intensa…
E la “perseveranza” la possiamo sempre avere a disposizione anche attraverso la consapevolezza di ciò che facciamo o vogliamo fare…
Anche se qualche volta possiamo alzarci e ripetere gli stessi “rituali” di sempre senza dargli il giusto “valore”, possiamo riprendere un pochino il “possesso” delle nostre azioni guardandole ogni tanto con consapevolezza…
In qualche modo il rimanere concentrati nel “qui ed ora” ci mantiene collegati a ciò che “viviamo”…

“Siete bambini intelligenti e sono certo che potete comprendere e mettere in pratica quanto vi dirò.
La Grande Via che ho scoperto è sottile e profonda, ma chiunque sia disposto a impegnare il cuore e la mente sarà in grado di capirla e di seguirla.
Bambini, dopo avere sbucciato un mandarino, potete mangiarlo con consapevolezza o distrattamente.
Cosa significa mangiare un mandarino con consapevolezza?
Mangiando un mandarino, sapete che lo state mangiando. Ne gustate pienamente la fragranza e la dolcezza.
Sbucciando il mandarino, sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla bocca, sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del mandarino, sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.
Bambini, cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza ?
Mangiando un mandarino, non sapete che lo state mangiando. Non ne gustate la fragranza e la dolcezza.
Sbucciando il mandarino, non sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla bocca, non sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del mandarino, non sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.
Così facendo, non potete apprezzare la natura splendida e preziosa del mandarino.
Se non siete consapevoli di mangiarlo, il mandarino non è reale. Se il mandarino non è reale, neppure chi lo mangia è reale.
Ecco cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza.”

(Thich Nhat Hanh da “Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita” di Giulio Cesare Giacobbe)

Buona giornata!

Segui i nuovi commenti su FaceBook!

Segui i commenti su FaceBook!

Leggi cosa possiamo fare assieme

Scrivimi, ti rispondo velocemente

32 Comments

  1. Hai mai notato che se dai con forza con un martello su una pietra finisci per romperla mentre se dai tanti piccoli colpi, come l’acqua sulla roccia, riesci a farci un buco?

  2. La vita cotidiana ci da tante soddisfazioni da quando appriamo li occhi all primo mattino, mettendo le energie positive, togliendo le pietre dall camino, lasciando fluire l’acqua che porta via tutta la negativita, per la nostra purezza, dando forza a noi per il cammino gia intrapreso!!! Buon inizio settimana Franco!!!!❤

  3. Buongiorno..il senso di non realtà..rituali meccanici e stanchi.Che bello ..mi è venuto in mente un ricordo.Da ragazza,portavo giù i miei cani..scendevo le scale dal 5 piano mentre mangiavo una mela..all’epoca le mele si mangiavano ancora con la buccia..erano più sane.

  4. Nel libro “Risveglio” di Salvatore Brizzi, definisce dormienti coloro che vivono inconsapevolmente. Il libro è la trascrizione di alcuni suoi seminari con esercizi inclusi che dal più semplice, dovrebbero darci la possibilità di risvegliarci realmente. In effetti, la meccanicitá delle abitudini, il fare più azioni contemporaneamente pensando ad altro porta a “non vivere”. Alla fine siamo stressati senza ricordare perfettamente ogni gesto compiuto ed ogni pensiero generato. L’esempio del mandarino è calzante: non essere consapevoli di noi stessi è non esistere. Per evadere basta abbandonarsi al sogno, consapevoli che sia tale.

  5. E modella anche la roccia…solo accarezzandola 🙂 <3

  6. Dolce pomeriggio Franco

  7. Una bellissima cosa su cui meditare!

Leave a Reply