San Paolo ai Corinzi
S. Paolo – 1 Corinzi
(1) Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
(2) E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
(3) E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
(4) La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, (5) non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, (6) non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. (7) Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. (8) La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. (9) La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. (10) Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. (11) Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. (12) Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.
(13) Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
Un festoso saluto!
Una pianificazione per quanto attenta non potrà mai sostituire una bella botta di culo (Legge di Murphy)
Con una risata…
Buone giornata!
O si cambia o tutto si ripete
“O si cambia o tutto si ripete”
Un maestro zen domanda: “Chi riesce a togliere il collare a una tigre selvaggia?”. La risposta è: “Chi glielo ha messo!”. Noi siamo la tigre, i nostri problemi formano un collare mentale, possiamo sconfiggere il nostro nemico interno se la smettiamo di inventarci dei limiti. È possibile trasformare gli eventi in opportunità positive.
(Tratto da Cabaret Mistico di A. Jodorowsky)
“Inventarci dei limiti”…
Fulminante…
“Un rapporto sano non si costruisce sul desiderio di possesso. La donna non appartiene all’uomo e l’uomo non appartiene alla donna. I due si uniscono nell’amore e collaborano insieme a un’opera, materiale o spirituale.” (Alejandro Jodorowsky)
“Un rapporto sano non si costruisce sul desiderio di possesso. La donna non appartiene all’uomo e l’uomo non appartiene alla donna. I due si uniscono nell’amore e collaborano insieme a un’opera, materiale o spirituale.” (Alejandro Jodorowsky)
Bellissima!…
Il contrasto tra “sano” e “possesso” è illuminante…
Un vero viaggio non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi (Marcel Proust)
“Un vero viaggio non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi” (Marcel Proust)
Mulla Nasrudin sta seduto all’ombra a guardare il sentiero, mentre sua moglie, seduta accanto a lui ma girata dall’altra parte, guarda nella direzione opposta. A un tratto lei commenta:
“Che bellezza! Ci sono tanti uccelli e le nuvolesono meravigliose. È un paesaggio splendido!”.
“Ti sbagli, come al solito. È un paesaggio triste: dalla mia parte non ci sono nuvole e neanche uccelli!”. grugnì Naurudin
(Tratto da Cabaret Mistico di A. Jodorowsky)
Che dire!
Quando ci focalizziamo su qualcosa negativo e non ci pensiamo nemmeno a provare a girare la testa, questo è quello che ci possiamo perdere!
“Lo sciocco, ogni volta che viene messo davanti a uno dei suoi difetti, si offende. Invece il saggio ringrazia, perché questa critica gli consente di migliorarsi.” (Alejandro Jodorowsky)
“Lo sciocco, ogni volta che viene messo davanti a uno dei suoi difetti, si offende. Invece il saggio ringrazia, perché questa critica gli consente di migliorarsi.” (Alejandro Jodorowsky)
Tratto sempre dal libro “Cabaret Mistico” (che mi sono riletto tra sabato e domenica), questa è una delle frasi che sento mi può dare uno spunto interessante di riflessione.
“Tra fare e non fare bisogna sempre scegliere di fare anche a costo di fallire. Se non altro avremo racimolato un po’ di esperienza. Se scegliamo di non fare, vivremmo nella frustrazione.” (Alejandro Jodorowsky)
“Tra fare e non fare bisogna sempre scegliere di fare anche a costo di fallire. Se non altro avremo racimolato un po’ di esperienza. Se scegliamo di non fare, vivremmo nella frustrazione.” (Alejandro Jodorowsky)
Interessante il contrasto tra “fare” e “non fare = frustrazione”…
In effetti, se ripenso a tutte quelle volte che “non ho fatto” per tutta una serie di motivi (generalmente legati a paure di fallimento…) qualcosa, in effetti la sensazione è stata proprio quella di frustrazione.
Bene! Uno strumento in più nello zaino!
Ho raggiunto la pace interiore… ma continuo ad avere scocciature esteriori.
Meno male che è domenica!
Chiuso in casa… così mi cullo la mia pace interiore…
Con una risata… Buona domenica!
Ciao!
“Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo.” (Albert Einstein)
“Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo” (A. Einstein)
Non so se è stata veramente pronunciata da Einstein, ma non importa.
È fantastico il concetto che esprime.
Cambiare la mentalità con cui sino ad ora ho affrontato quel problema.
Guardare il tutto con occhi diversi.
Ovviamente non sempre può bastare, ma è una risorsa in più che posso utilizzare.
PS. Grazie Luca!
“Se ti capita di sviarti per compiacere un’altra persona, senza dubbio hai perso la metà della vita.” (Epitteto)
“Se ti capita di sviarti per compiacere un’altra persona, senza dubbio hai perso la meta della vita.” (Epitteto)
Confesso la mia ignoranza in materia di filosofi…
Tutte le volte che trovo una di queste frasi ne rimango colpito prima, affascinato poi e… con una voglia di sperimentarla subito!
In effetti quante volte, anche solo in ambiente lavorativo, ho ceduto a questo?…
mmmm…. oggi avrò su cui riflettere…
Buona giornata!
No tranquillo, parcheggia pure a tre millimetri dal mio sportello
L’indiano che ascoltava il terreno
Un cowboy attraversava a cavallo il deserto quando si imbatté in un indiano che stava sdraiato per la strada con la testa e l’orecchio appoggiato al suolo.
“Che cosa c’è, capo?”, chiese il cowboy.
“Grosso viso pallido con i capelli rossi che guida una Mercedes-Benz con dentro un pastore tedesco, targata SDT965, sta andando verso ovest”.
“Accipicchia, capo, vuoi dire che hai sentito tutto ascoltando il terreno?”
“Io non sto ascoltando il terreno. Quel figlio di un cane mi ha investito”.
(A. De Mello – La preghiera della rana)
Ah!!!
Quante volte mi è capitato di trarre delle conclusioni “leggermente” affrettate… mi fregano sempre i miei “filtri”!…
Mi impegno a dargli una pulitina…
Ciao!
“Il momento più adatto per piantare un albero era venti anni fa. Il successivo momento più adatto è oggi.” (Detto Zen)
“Il momento più adatto per piantare un albero era venti anni fa. Il successivo momento più adatto è oggi.” (Detto Zen)
Eh già…
Proprio ieri mi rammaricavo del fatto che se dopo le superiori avessi studiato bene l’inglese… oggi non mi sentirei tagliato fuori da tante cose che vorrei fare e capire.
Messaggio recepito!
Mi metto a cercare un corso!
Ho scoperto che il mio cavallo di battaglia è a dondolo
Ed allora dondoliamoci sempre più forte!
Oh… d’altra parte se ho solo quello… cercherò di far più casino possibile!
Hai visto mai che riesca comunque ad impressionare!
Buona giornata!
È nel momento in cui mi accetto così come sono che io divento capace di cambiare (Carl Rogers)
“È nel momento in cui mi accetto così come sono che io divento capace di cambiare.” (Carl Rogers)
Una bella sfida…
Se ci penso bene, ci sono ancora delle cose che non accetto di me. Magari cose sulle quali non sono riuscito ancora a focalizzarci bene l’attenzione.
Ci penserò…
“Gli errori fatti mi hanno insegnato molto. Sarà meglio che ne faccia degli altri!” (Cavez)
Impossibile aggiungere qualsiasi commento!!!!
È geniale…
Quasi quasi mi viene la voglia di pianificarne altri!
Con una mega risata…
Buona domenica!
Accumulava pazienza come fosse polvere da sparo, Nessuno se ne accorse fino al giorno dell’esplosione
Ohhh!!!
Teniamo presente questo!…
Meno male che oggi è sabato… ed abbiamo la possibilità di “scaricare”!
E magari anche domani, lunedì, martedì…
Buon relax e… niente boom!!!
PS. un urletto “liberatorio” anche in generale… ogni tanto non fa male!
Di tutte le persone ne non hanno creduto in me, la più difficile da perdonare sono io
Porc…
questa vignetta è un vero colpo basso…
In effetti quanto poco sono disposto a perdonarmi quando non ho creduto in quello che sentivo di essere?…
Quante volte mi sono detto “scemo”… per non aver avuto lo spunto di fare quello che sentivo volevo fare?
Quindi… amo e accetto me stesso anche con questa mancanza di autostima e la trasformo in… vai senza paura!
I 5 accordi di Don Miguel Ruiz
Facciamo alcuni accordi con noi stessi?
Don Miguel Ruiz propone degli accordi interessanti con noi stessi che ci possono rendere più “leggeri”.
Qui nel video dei Public Invasion Project “Promise Land”!
Bellissimo brano e splendide immagini in time-lapse…
1 – “Sii impeccabile con le tue parole”
Ecco… parlare con integrità, dicendo solo ciò che intendiamo dire, evitando di parlar male di noi (o “squalificando” un nostro atteggiamento come se non ci fosse costato niente farlo) e degli altri o di fare pettegolezzi.
2 – “Non prendere niente come un fatto personale”
Non siamo responsabili di tutto quello che ci accade attorno e niente di ciò che fanno gli altri dipende da noi in quanto è una proiezione della loro realtà…
Riuscire a divenire immuni dalle opinioni e azioni altrui fa si che non siamo più vittime di sofferenze inutili (non diventiamo menefreghisti… ma smettiamo solo di sentirci vittime…)
3 – “Non supporre nulla”
La comunicazione è importante…
A volte mi capita di rispondere in anticipo perché penso di sapere già cosa l’altro mi vuole dire… ERRORE!!! Sarebbe meglio se tutte le volte aspettassi la fine e, se non mi è perfettamente chiaro, domandassi “cosa intendi dire con questo?”, “Come mai me lo stai dicendo adesso?”, e così via…
In questo modo evitiamo di fare delle presupposizioni basate sulla nostra realtà soggettiva.
Come è vero il contrario… non diamo per scontato che l’altro immagini ciò che pensiamo…
4 – “Fai sempre del tuo meglio”
Se io faccio sempre del mio meglio, non vuol dire che tutte le volte sia al top, ma che lo faccio in base al momento che sto vivendo. Se sono malato o sto bene, se sono stanco o riposato, se sono triste o allegro, cambia quello che posso fare… ma è importante che dentro di me senta che in qualsiasi situazione ho fatto comunque il meglio che potevo fare! In questo modo, riesco ad evitare rimpianti ed autogiudizi rimanendo in pace con me stesso.
5 – “Sii scettico, ma impara ad ascoltare”
Che bello!… questo mi mette nella condizione del dubbio (sia di me stesso che degli altri). E il dubbio è ciò che è necessario per esaminare al meglio e poi accettare (anche me stesso e gli altri).
Alla ricerca della felicità
Tema ambizioso!
Però possiamo fare qualcosa che ci permetta di rimanere focalizzati sulle cose belle che ci accadono e mantenere così un atteggiamento positivo che alleggerisca le tensioni…
Un sistema semplice può essere quello di concentrarsi per qualche giorno su alcuni episodi belli e scriverli su un foglio. Una sorta di diario della felicità…
Ecco un esempio.
1° giorno
Se penso alla settimana passata riesco a trovare almeno 3 eventi felici (o, quantomeno, gradevoli)? Se mi concentro sul piacere che mi hanno dato, li posso rivivere e rimettermi in quello stato di benessere…
– Dopo cena in famiglia con una carissima amica che adesso vive all’estero e che era tanto che non vedevamo!
– Le risate fatte con la mia collega durante la preparazione del seminario.
– Una lunga passeggiata con mia moglie ed il cane.
Ecco… erano episodi che in qualche modo potevano “sparire” inghiottiti dalla routine quotidiana. Adesso non più!
2° giorno
Concentriamoci nel ricordare una delle esperienze più belle della vita! Scegliamola e torniamo indietro nel tempo per riviverla, facendone una brevissima descrizione che permetta di risentirne l’emozione, gustandola tutta… per tutto il tempo che ne avremo voglia…
Nelle settimane passate ho rivissuto grazie a delle amiche il mio Cammino di Santiago del 2006.
Con la mente torno ad una stradina di pietre, oltrepasso una quercia sulla destra, le nuvolone cariche di acqua sopra di me, nessuno davanti o dietro. Decido di tornare indietro e di toccare quella quercia… proseguo il cammino e sento un vento fortissimo che mi “accompagna”… il rumore aumenta ed io inizio a cantare e ringraziare di quella ventata di amore che sto sentendo… sino a quando non vedo un cuore di sassi per strada… una felicità indescrivibile!
3° giorno
Lanciamoci nel futuro… proviamo a scrivere qualcosa su come vediamo realizzata la nostra vita (immaginando di aver realizzato i nostri obiettivi, di essere diventati quello che volevamo diventare, ecc.).
Proviamo a “sentire” questo pensiero ad occhi chiusi per tutto il tempo che vogliamo come se fosse già avvenuto…
Per tutta la giornata portiamoci dentro di noi questa bella sensazione che abbiamo vissuto del sogno realizzato.
…mi vedo con ancora la voglia e l’entusiasmo di migliorarmi, di scoprire cose nuove, e di poterle trasmettere con ancora più efficacia!
Mi vedo in una casa in collina, alberi, cani che giocano… ed un salone con cammino acceso, assieme alla mia famiglia…
4° giorno
Pensiamo ad una persona che è molto importante per noi (un familiare, un amico, il partner, ecc.) ed immaginiamo che oggi è la nostra ultima occasione per dirgli quanto è importante per noi.
Scriviamogli qualcosa che esprima tutto il nostro affetto e quanto è importante per noi…
A mia moglie che per tutti questi anni con il suo amore, la sua allegria, la sua dolcezza, le sue paure, mi ha supportato e sopportato condividendo tutti i miei voli, tutti i miei sentieri, molti dei quali sono divenuti i nostri voli, i nostri sentieri.
Grazie per avermi aiutato a crescere assieme a te.
5° giorno
Ripensiamo a tre cose che in questa settimana ci sono andate proprio bene.
Possono essere sia banali sia importanti, l’importante è che ci siano venute proprio bene!
– Con una persona che assisto siamo riusciti ad individuare a cosa erano dovuti gli scatti di rabbia che provava nei confronti della madre in certe occasioni.
– Ho sistemato, pulito e indicizzato qualche “chilo” di mail
– Ho parcheggiato in curva tra due macchine (cinque minuti di manovre…). Da quanto era stretto, una volta sceso, non riuscivo quasi a passare!
Ecco… quello che abbiamo fatto in questi giorni ci permette di restare focalizzati sul positivo…
Certo che non saranno state solo rose e fiori… ma questo piccolo “lavoro” ci può consentire di mantenere viva in noi una sensazione di benessere!
È meglio accendere una candela che maledire l’oscurità (Madre Teresa)
È meglio accendere una candela che maledire l’oscurità (Madre Teresa)
Un bel pensiero… per questa giornata!
Buona festività.